Siccità Italia, ora è vietato pure lo shampoo: è emergenza totale

La situazione siccità Italia ha raggiunto un livello estremamente grave, con una condizione che presenta conseguenze impensabili.

Una fontana chiusa con un secchio per raccogliere le gocce
Una fontana chiusa con un secchio per raccogliere le gocce (Pixabay)

Siccità Italia, c’è un grave allarme in atto da giorni per via dell’abbassamento – se non del prosciugamento – di diversi bacini idrici e corsi d’acqua in varie Regioni da nord a sud. L’emergenza idrica ha portato al forte calo del consueto livello del Po, che è finito ad un meno tre metri e mezzo rispetto al solito.

Per una situazione che non si vedeva da più di 70 anni. E la questione siccità Italia sta avendo dei contraccolpi pesanti anche sull’economia, con i comparti di pesca, agricoltura ed allevamento fortemente compromessi da tutto quello che sta succedendo. Ma non è tutto.

Per via della siccità in Italia alcune zone hanno dovuto rendere operativo il tanto temuto razionamento dell’acqua. I primi provvedimenti intrapresi in alcuni Comuni della Lombardia in particolare, e della provincia di Varese, avevano vietato ai cittadini di lavare le proprie auto. Tutto questo allo scopo di risparmiare il più possibile sulla erogazione dell’acqua.

Siccità Italia, ondata di caldo e pioggia assente: si raziona l’acqua

Un corso d'acqua prosciugato
Un corso d’acqua prosciugato (Pixabay)

La cosa ha interessato anche altre località delle limitrofe Emilia-Romagna, Piemonte e Veneto, oltre che in Trentino-Alto Adige ed in Liguria. Anche al Sud però le cose non vanno meglio, con episodi di allerta massima raggiunti pure in Lazio, Campania e Puglia.

Ma non è tutto. A Casteneso, località situata in provincia di Bologna, il sindaco locale avrebbe emanato una ordinanza valida su tutto il territorio da lui amministrato e per la quale i parrucchieri ed i barbieri devono rispettare il divieto di risciacquare i capelli ai loro clienti durante lo shampoo.

Questa operazione deve durare il meno possibile, pena 500 euro di multa per chi contravviene a questa regola. Che la fa pensare grossa in merito a quanto acuita sia diventata l’emergenza idrica. Va anche detto però che questo allarme non è spuntato solamente da pochi giorni ma vige da mesi se non da anni.

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Soltanto che, in questo anomalo mese di giugno, in cui nel corso degli scorsi anni avvenivano delle precipitazioni, non ha mai piovuto. E la cosa ha finito con il pesare in negativo sulla implementazione dei volumi naturali di acqua. Purtroppo però il peggio deve ancora arrivare, dal momento che i periodi più critici dell’anno sono solitamente quelli degli ultimi giorni di luglio e dell’interno mese di agosto.

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Se non dovesse piovere per un numero sufficiente di volte per allora, le cose si farebbero ulteriormente pesanti. Altre ordinanze urgenti riferiscono di divieto di utilizzo dell’acqua nel corso delle ore notturne, sia per quanto riguarda i privati che l’irrigazione pubblica.

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Oppure è concesso irrigare il proprio orto solamente a tarda sera per due ore o sempre per due ore a cavallo dell’alba. Il tutto in attesa che anche il Governo prenda una posizione precisa in relazione a questa gravissima problematica.

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