Taglio delle bollette, cosa accadrà da agosto in poi: il piano anti inflazione

La squadra di ministri dell’ormai ex Governo Draghi è al lavoro per attuare un taglio delle bollette almeno fino a dicembre. La situazione.

L'ex premier Mario Draghi
L’ex premier Mario Draghi (Foto Presidenza del Consiglio Twitter)

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Taglio delle bollette, sembra essere questa una delle soluzioni concepite dal Governo Draghi e che dovrebbe essere messo in atto lo stesso, nonostante la caduta dell’esecutivo e nonostante lo stesso Mario Draghi non ricopra più il ruolo di primo ministro. Data la situazione di emergenza, la squadra da lui nominata un anno e mezzo fa rimarrà in carica comunque fino alle elezioni, che dovrebbero avere luogo tra la fine di settembre e l’inizio di ottobre.

Tra l’altro quello è proprio il periodo in cui inizierà l’ultimo trimestre dell’anno, in relazione alle utenze da pagare. Ci si attende per cui l’arrivo di ulteriori misure per contrastare gli elevati prezzi raggiunti da luce e gas. Con molta probabilità, assisteremo ad un ulteriore taglio delle bollette anzitutto tramite la proroga delle misure attualmente vigenti.

Il Governo Draghi aveva ideato il bonus sociale, che consiste in sconti da applicare direttamente in bolletta, per tutti coloro che non raggiungono un reddito annuo di 12mila euro. La scelta in questo caso va fatta tra una delle principali utenze di casa, con anche l’obbligo di avere la stessa intestata al beneficiario. Ed un taglio delle bollette aveva riguardato anche l’azzeramento degli oneri di sistema, che sulle utenze pesano per quasi il 22%, e la riduzione al 5% dell’Iva sul gas.

Taglio delle bollette, con luce e gas alle stelle cosa accadrà

Due prese della corrente occupate
Due prese della corrente occupate (Pixabay)

Con il prossimo Decreto Aiuti atteso entro l’inizio di agosto, ci si attende altre misure importanti in tal senso. E tutto questo sarà ancora più vitale, dal momento che, da ottobre in poi, aumenteranno i consumi della corrente elettrica e del gas per via dell’arrivo della stagione fredda.

Sembra invece che altre misure collaterali, che risulterebbero comunque utili per contrastare l’inflazione, siano a rischio. Tra queste l’abbassamento del prezzo di alcuni beni di prima necessità per quanto riguarda la spesa al supermercato, il taglio del cuneo fiscale (ovvero delle tasse che riguardano il lavoro), l’aumento base degli stipendi e l’inserimento del salario minimo. Ma potrebbe esserci una proroga, invece, per il Bonus 200 euro.

Il fallimento od il rinvio di queste misure è da ricondurre essenzialmente ad una limitazione più che comprensibile delle risorse a disposizione dello Stato per erogare aiuti, considerando la pletora di bonus e di sussidi già attivi, tra Reddito di cittadinanza ed altri provvedimenti volti a promuovere la transizione ecologica o a dare aiuti alle famiglie con basso reddito.

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