Punture di zanzara: se il gonfiore è più evidente, ecco cosa devi fare

La zanzara è l’insetto famoso per il profondo fastidio che ci dà in estate, a causa delle sue punture e del suo ronzio, ma se il gonfiore dovuto ai suoi morsi accresce che cosa è meglio fare?

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Zanzara che morde (Pexels)

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Chiamiamo generalmente “zanzare” una famiglia di insetti (Culicidi) che in realtà racchiude circa 340 specie, ecco perché non tutte potrebbero agire allo stesso modo e anche gli effetti dovuti ai loro morsi potrebbero essere differenti.

Il gonfiore a seguito delle punture potrebbe essere infatti più o meno rilevante a seconda della specie e prudere in quantità minore o maggiore. Ma cosa fare in caso di gonfiore persistente e irritante?

Se le punture di zanzara ti hanno lasciato un gonfiore pronunciato, allora fai così

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Punture di zanzare (Pinterest – ohga.it)

Le zanzare pungono perché con il sangue umano si nutrono. E nel farlo operano attraverso l’impianto boccale, ossia una sporgenza molto simile a un ago. Ma forse non tutti sanno che è solamente la zanzara femmina a pungere, perché è solo lei che ha bisogno nei nutrienti necessari per la crescita delle uova, di cui il nostro sangue ne è pieno.

Punture che noi conosciamo bene perché la traccia della zanzara rimane bene evidente sulla pelle, su cui si forma un gonfiore. Questo comincia a prudere provocando rossore e irritazione. Una conseguenza dovuta all’azione immediata del corpo, il quale riconosce il corpo estraneo e cerca in tutti i modi di affrontarlo rilasciando istamina.

Si tratta di una sostanza che si raccoglie nel punto in cui la zanzara ci ha morsicato e che provoca la dilatazione dei vasi sanguigni e tutto ciò che ne consegue. Una reazione, dunque, che molto spesso attribuiamo alla puntura della zanzara quando in realtà non è altro che un meccanismo di difesa che il corpo mette in atto per proteggersi.

Ma cosa fare in questi casi? Quando il gonfiore è ormai comparso, puoi applicare direttamente sulla puntura un cubetto di ghiaccio, il quale ridurrà subito il prurito percepito, grazie al suo effetto anestetico. Ma nel caso in cui il prurito dovesse persistere, allora puoi ricorrere a delle pomate a base di cortisone, da utilizzare sia la mattina sia la sera, ma solo dopo aver accuratamente disinfettato la zona soggetta a puntura con acqua e sapone.

Altrimenti puoi curare le punture di zanzara in modo naturale, grazie a creme a base di erbe e piante dalle proprietà lenitive. Possono essere utili in questi casi l’avena, la canfora, la mandorla e la camomilla, che alleviano sia l’irritazione che il prurito.

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