Giorgio Parisi, il fisico ci spiega come cuocere la pasta a fuoco spento

Lui è un illustre accademico in Fisica e Premio Nobel nel 2021. Ed ora ci fa sapere in che modo procedere con quella che è la cottura passiva della pasta. Il metodo infallibile del professor Giorgio Parisi.

La cottura passiva della pasta in casa Parisi
La cottura passiva della pasta in casa Parisi (Foto Facebook)

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Giorgio Parisi, Premio Nobel per la Fisica nel 2021 per gli studi sui sistemi complessi, parla tra il serio e il faceto di un metodo per procedere con la cottura passiva della pasta. Cosa che potrebbe andare incontro anche a quelle che sono le esigenze legate ai costi delle bollette. E Giorgio Parisi parla per esperienza diretta.

Lui stesso afferma di avere provato per tre volte con quella che è la cottura della pasta a fuoco spento, e spiega anche qual è la procedura da seguire allo scopo di potere avere una bella pastasciutta nel giro di pochi istanti. Lo stesso Giorgio Parisi è parso molto sorpreso dal risultato e ci illustra in che modo bisogna procedere.

Inoltre aggiunge anche di trovarlo un metodo molto utile ed intelligente per contrastare la crisi energetica. Quella che è la cottura passiva della pasta, secondo Giorgio Parisi, è in tutto e per tutto un modo assai virtuoso per cambiare usanze e per risparmiare, facendo al contempo bene all’ambiente.

Giorgio Parisi, come attuare la cottura passiva della pasta senza fuoco


Occorre solamente far bollire l’acqua e poi buttare la pasta all’interno della pentola. Fatto questo, dobbiamo coprire dopo avere spento il fuoco. Una volta che saranno trascorsi una paio di minuti – anche tre – riusciremo a sortire l’effetto desiderato. Cosa che sarà molto utile, per il fisico de La Sapienza, a centrare un grandioso risultato.

Infatti in questa maniera il professor Parisi sostiene che saremo riusciti a risparmiare ben otto minuti ed una manciata di secondi di impiego del gas. Inoltre lui stesso si lascia andare ad una considerazione importante:

“Senza voler fare moltiplicazioni per famiglie italiane, credo che sia una notizia da divulgare, dovremmo cambiare abitudini e non è detto che sia un male”

Compiendo qualche rapido calcolo, si possono estrapolare dei numeri molto interessanti in termini di risparmio. Da quanto comunicato dal professor Parisi, una famiglia potrebbe riuscire a tagliare anche fino a 44,6 chilowattora nel corso di un anno. E questo se si considera un consumo medio di pasta di circa 23 chili e mezzo a persona. La cottura passiva della pasta avviene perché viene garantita una temperatura dell’acqua di almeno 80°.

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