Monitorare i livelli di glucosio con gli opportuni dispositivi è fondamentale per chi soffre di diabete, però anche le persone senza alcun problema vorrebbero farlo, ma è proprio necessario per chi è sano?
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I dispositivi per monitorare il glucosio in tempo reale sono da anni utilizzati dai diabetici e tra i più comuni vi è un macchinario bianco circolare posto nella parte posteriore del braccio.
Si tratta di un sensore diffuso dal 1999 e in grado di monitorare continuamente i livelli di glucosio. È chiamato anche MCG, ossia Monitoraggio Continuo del Glucosio, ma il cui utilizzo è stato facilitato soprattutto negli ultimi cinque anni.
E nonostante sia di grande efficacia per chi ha problemi di glucosio, c’è chi però vorrebbe utilizzarlo pur essendo sano. Ma è davvero necessario?
Quante volte si deve misurare il glucosio?
Oramai possiamo misurare qualsiasi cosa grazie ai dispositivi indossabili, meglio noti come wearables. Questi ci permettono infatti di conoscere meglio noi stessi e il nostro stato di salute. E oltre agli smartwatch, che ormai sono imprescindibili per gli sportivi che vogliono monitorare il numero di calorie consumate, la distanza percorsa e i passi fatti, oltre alle pulsazioni, la qualità del sonno, la pressione sanguigna e la saturazione di ossigeno, c’è chi desidera anche il dispositivo per misurare i livelli di glucosio.
Questa richiesta è comprensibile per chi soffre di diabete, ma perché dovrebbe utilizzarlo chi invece è sano? D’altronde in questi casi le fluttuazioni di glucosio sono davvero irrilevanti, dunque perché stare perennemente con un dispositivo applicato addosso? Perché l’ansia la fa da padrone nella vita di tutti i giorni, specialmente dopo la pandemia da Covid-19 che ha messo in discussione tutte le nostre certezze, mostrandoci quanto le nostre condizioni di salute possano cambiare da un momento all’altro.
Ma non è nemmeno giusto fasciarsi la testa prima di essersela rotta. Dunque, oltre ai diabetici, solo per questi soggetti può essere utile utilizzare questi dispositivi: chi soffre di problemi renali, chi presenta una soglia renale per il glucosio anormale;
coloro che soffrono di malattie che determinano un rialzo della glicemia oltre i valori di normalità o che assumono farmaci potenzialmente iperglicemizzanti; chi facilmente va incontro a ipoglicemia.
Per tutte queste persone, può essere utile effettuare l’autocontrollo glicemico sia prima sia dopo ogni pasto, ma anche prima di andare a letto. Al giorno sono dunque sette controlli in totale, da rispettare seguendo sempre gli stessi intervalli di tempo. Ora che sai quando e quante volte è necessario monitorare i livelli di glucosio, non farti prendere dal panico e fai le opportune analisi solo se realmente necessario.
