Riduzione dell’energia elettrica, per il Codacons non basta: “Un guaio”

Perché il Codacons contesta il piano di riduzione dell’energia elettrica e del gas in vista dell’inverno ed al quale sta lavorando la Commissione Europeea. Resta poco tempo prima della attuazione.

Una lampadina a bulbo e delle monetine
Una lampadina a bulbo e delle monetine (Pixabay)

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Riduzione dell’energia elettrica, se ne parla da alcuni giorni e sarebbe una concreta intenzione da parte della Commissione Europea fare in modo di attuare questa misura nel giro di poche settimane. Così tutti gli Stati membri saranno pronti all’arrivo della stagione fredda e si saranno abituati a ridurre i consumi.

Per quanto riguarda i riscaldamenti, ampio potere decisionale verrà concesso ai Paesi della Unione Europea in base alle proprie fasce climatiche di appartenenza, con la riduzione dei giorni e degli orari quotidiani di attivazione. In merito alla riduzione dell’energia elettrica invece è al vaglio una bozza che verrà perfezionata entro breve.

La Commissione Europea ha intenzione di limitare l’erogazione della corrente per circa tre ore al giorno negli orari di punta. Cosa che renderebbe difficile, se non impossibile, azionare ad esempio in maniera simultanea in una abitazione quelli che sono gli elettrodomestici più esosi in termini di consumi.

Riduzione dell’energia elettrica, il Codacons boccia il piano

Una lampadina a bulbo accesa
Una lampadina a bulbo accesa (Pixabay)

Inoltre è previsto anche un tetto massimo per i ricavi degli operatori del settore elettrico, con la eccedenza che verrebbe invece girata ad imprese e cittadini colpiti dai rincari nella bolletta della luce. Ma il piano europeo di riduzione dell’energia elettrica non piace al Codacons, che si allinea alla Unione Nazionale Consumatori e che boccia a sua volta l’operato di Strasburgo e Bruxelles.

Si prevede anche l’introduzione di altre misure, come un fondo di solidarietà per il restante 2022 che andrà in favore della industria fossile. Il Codacons si dice perplesso dal fatto che tutti questi provvedimenti appaiono come sbilanciati proprio verso la corrente. Quando invece bisognerebbe fare qualcosa di importante anche per tagliare le spese sul gas.

E comunque “il risparmio sarebbe di scarsa entità e frutto di grossi sacrifici”. Inoltre il Codacons rimarca anche le difficoltà nel controllare i privati ed invoca invece maggiori controlli per quei luoghi pubblici dove avviene un grosso consumo di corrente, come i centri commerciali.

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