Un nuovo metodo per risparmiare energia: la zeolite

Un nuovo metodo per risparmiare energia: la zeolite. Probabilmente non ne hai mai sentito parlare ma vale la pena conoscerla

Chef zeolite
Uno chef (Pixabay)

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I rincari degli ultimi tempi ci stanno facendo girare la testa. Non sappiamo che aspettarci. O meglio, lo sappiamo cosa aspettarci ma speriamo sempre per il meglio ( e facciamo bene); la recente situazione internazionale ha decretato una difficoltà a far fronte alle richieste di energia.  Ci siamo sempre basati su un unico fornitore, motivo per cui ora la crisi si presenta ed è così nera.

Ad ottobre per molte famiglie sarà un periodo nero. E’ prevista infatti a fine di quel mese la stangata che arriverà in bolletta riguardante energia e gas. La “botta” era già stata rimandata di due mesi a luglio e pare adesso essere non più rimandabile. E così, gli italiani, si tirano la cinghia come possono: ma che fare, in questi casi? Quello che arriva sarà davvero un inverno gelido?

La zeolite, usala per cucinare risparmiando quantità enormi di energia

Risparmiare nuovo metodo
Risparmio (Pixabay)

Gli litaliani vivono il risparmio come possono. Nelle scorse settimane è stato approvato un vero e proprio decreto, il decretoo cingolani, per sensibilizzare l’italia al risparmio. Intanto, vengono approvate tecniche su tecniche per risparmiare persino il centesimo. Negli ultimi tempi si è parlato tanto di cottura passiva della pasta: basterebbe infatti spegnere un po’ prima il fornello e usare l’energia residua, che si conserva fino ad anche dieci minuti. Si possono abbassare le temperature di un grado e avviare gli elettrodomestici a pieno carico ma c’è un nuovo metodo che forse pochi conoscono.

Si tratta dell’uso della zeolite, un minerale dalle molteplici proprietà. Veniva tradizionalmente usata per la decontaminazione dopo la bomba nucleare, perché assorbe le energie radioattive. Ma cosa c’entra una pietra del genere con la cucina e soprattutto con il nostro risparmio?

E’ venuta nel 2017 l’idea ad un chef, Caratossidis. E da allora ha fatto di questa particolarità il segno della sua cucina, fino a fondare un vero e proprio gruppo, lo zeocooking. La prima cosa cucinata dal geniale chef usando un paio di sassolini furono proprio delle uova di quaglia.

E, per quanto il suo utilizzo, non è neppure monouso. Una volta pulito dai residui di cibo, anche per una questione igienica, può essere usato per trent’anni.

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