Il bonsai “melograno” è la pianta che amerai: fa dei bellissimi frutti ed è semplice da coltivare

Coltivare una piantina di bonsai di melograno è una bella idea: produce fiori e frutti bellissimi. Adorerai questa pianta in miniatura.

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Piantina bonsai di melograno (Profilo Instagram di ortomilano)

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Il bonsai di melograno appartiene alla famiglia delle Punicacae ed è particolarmente bello. I fiori sono raggruppati in grappoli da tre, e sono present soprattutto sui rami più giovani. I colori dei fiori sono i classici del melograno, quindi arancioni e rossi. I rami sono spinosi e rigidi e sono composti da foglie verdi lisce e dal colore brillante.

Il frutto che la piantina genera viene chiamato balausta, e si presenta come una bacca rotonda e abbastanza grossa, almeno in proporzione alle misure della pianta in generale. All’interno della bacca, si trova una polpa molto succosa, semitrasparente, mentre il seme, rigido, presenta un colore bianco. L’aspetto del bonsai di melograno è bello, anche se la sua coltivazione mette alla prova.

Le caratteristiche del bonsai di melograno, come coltivarlo correttamente

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Bonsai melograno (Profilo Instagram di michiberengan)

Le potature, come per ogni bonsai, sono essenziali. In questa varietà soprattutto, visto che la pianta produce frutti molto grossi e pesanti. Per queso motivo, il consiglio è quello di recidere i frutti appena maturi, o di lasciarne al massimo un paio per ramo, perché pesano molto e rischiano di spezzarlo.

La pianta ama la luce del sole e gradisce temperature miti, mentre soffre il freddo intenso, perciò bisogna fare attenzione alle gelate. Per tutto l’anno, il bonsai di melograno necessita di irrigazioni costanti. Ogni volta che il terriccio si sta per asciugare, occorre rimboccare un poco di acqua.

Durante il periodo caldo, bisogna annaffiare la pianta al mattino presto, mentre in inverno, meglio effettuare irrigazioni nelle ore più calde della giornata. Ogni tre settimane bisogna concimare, specialmente durante il periodo di riposo vegetativo, che va da marzo a settembre, quindi non durante la fruttificazione. Il fertilizzante da usare deve essere ricco di potassio e di fosforo.

Per prevenire le infestazioni da parassiti, è sempre una buona mossa utilizzare repellenti naturali, da usare soprattutto nel periodo invernale, quando la pianta perde le foglie, mentre sono da evitare durante la fioritura. Visto che i frutti sono pesanti, come già accennato, si possono applicare dei sostegni o dei fili ai rami, specialmente su quelli più giovani e deboli.

Inoltre, il bonsai ha un apparato radicale molto grande e cresce in fretta, perciò sono necessari anche dei rinvasi frequenti, ogni due o tre anni. Il rinvaso si effettua in primavera, quando si cominciano a intravedere le prime gemme. Il terriccio deve essere non acido e drenante. Va bene il terriccio universale, mescolato con la sabbia, magari aggiungendo della akadama, un componente argilloso giapponese.

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