Pesce, attenzione a questo retroscena o potresti sentirti molto male

Bisogna fare attenzione al consumo del pesce ed in particolare a due aspetti, altrimenti si corre concretamente il rischio di finire al pronto soccorso.

Della carne di pesce crudo
Della carne di pesce crudo (Foto Canva)

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Il pesce crudo viene consumato in tanti modi diversi, con svariate ricette ad indicarci i numerosi modi esistenti di prepararlo. Si tratta di una tipologia di piatto diffusa in particolar modo nella cucina orientale, ed in Giappone in particolare. Magari alcuni dalle nostre parti potrebbero non capire quale sia l’attrattiva del pesce crudo.

E come sempre avviene in questi casi, bisogna conoscere ciò che di cui si parla. E chi ha assaggiato il pesce crudo come lo fanno in certe zone dell’Asia sostiene a gran voce che si tratta di una delle pietanze più buone che esistano sul pianeta. Il sushi ed il sushimi come lo fanno lì nel Sol Levante non lo fanno da nessun’altra parte ed esistono singole portate che possono arrivare a costare la bellezza di quasi duecento euro.

Ma come è facile immaginare, cucinare il pesce crudo richiede una preparazione ben specifica. Specialmente quando tra gli ingredienti principali figurano specie ittiche estremamente pericolose per via del veleno che contengono, come il famigerato pesce palla, che sta alla base del fugu. Il fugu è proprio un piatto che per diverso tempo è stato vietato, e che può essere realizzato solo a seguito di un addestramento durato anni.

Pesce crudo, quali sono i rischi se non lo conservi o non lo cuscini bene

Anisakis nel pesce
Anisakis nel pesce (Foto Canva)

Vi sono dei precedenti con decessi di persone che avevano mangiato questo piatto. Ma esistono anche altri rischi legati al consumo di pesce non cotto, o non cotto in maniera adeguata. Come ad esempio la presenza del parassita noto come Anisakis, dall’aspetto di un verme e che rischiamo di ingerire in quanto infesta la carne di svariati tipi di pesce.

Bisogna conservare e cuocere per bene la carne, sia di animali marini che di terra, per evitare delle intossicazioni alimentari che possono essere legate alla presenza di batteri nocivi. Nel caso delle specie ittiche ritenute commestibili, parliamo non solo del pesce propriamente detto ma anche dei cosiddetti frutti di mare, come cozze, vongole e quant’altro, e di molluschi e crostacei vari.

La conservazione del pesce prevede l’abbattimento, cioè la sua conservazione in congelatore con temperature che devono restare costantemente al di sotto dei -20°. Situazione che deve permanere per tutto il tempo di durata in cui il pesce rimane surgelato e comunque per almeno 24 ore. Poi dovrà seguire una cottura ad almeno 70° per un minimo di dieci minuti, così facendo qualsiasi eventuale presenza nociva al suo interno verrà debellata.

In particolare i rischi sono quelli di una epatite virale, di Escherichia coli, Salmonellosi e Listeriosi di vario tipo, oltre che di parassitosi e tossinfezioni come la Vibrio Parahaemoliticus. Quindi accertatevi sempre che sia tutto in regola con il mantenimento della carne ittica in congelatore e con una regolare e consona cottura.

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