Acido lattico ed esercizio fisico 🏃‍♂️: perché succede e come migliorare la situazione

Abbiamo sempre pensato che la causa del dolore di una intensa attività sportiva che avvertiamo all’indomani dipenda dall’acido lattico. Ma in realtà non è così.

Una donna con dolore muscolare al braccio
Una donna con dolore muscolare al braccio (Foto Canva)

Acido lattico, quante volte abbiamo sentito queste due parole? Ma sappiamo davvero di che cosa si tratta? Spesse volte ascoltiamo in programmi televisivi dedicati alla forma fisica oppure leggiamo da siti web dedicati di come sia questa componente che abbiamo al nostro interno a scatenare i dolori muscolari che fanno seguito ad un esercizio.

Questa sensazione ci colpisce anche a diverse ore di distanza, spesse volte all’indomani. In particolar modo quando non siamo abituati a reggere certi ritmi. Qual è il ruolo effettivo giocato dall’acido lattico in tutto ciò che ci succede? È vero che lo stesso sorge in seguito ad un esercizio di natura fisica.

Questa cosa avviene già nel corso di una attività, per poi essere smaltito una volta che siamo a riposo. Questo processo richiede in genere qualche ora di tempo. Per quanto riguarda i dolori del giorno dopo, molto dipende proprio dalla abitudine che ci manca ad una sollecitazione del genere. Ma lo stesso capita se lo sforzo è stato notevole. In quel caso anche uno sportivo professionista farà fatica in una circostanza come questa.

Acido lattico, il dolore nei muscoli non dipende da questo

Stretching prima di un allenamento
Stretching prima di un allenamento (Foto Canva)

Però questi dolori e questi sforzi che fanno seguito a ciò che si è fatto ventiquattrore prima non dipendono dall’acido lattico, in realtà. La vera causa è da attribuire invece a tutt’altra cosa. Ad essere responsabili sono delle lesioni di minuscola entità che riguardano le fibre dei muscoli.

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L’acme del dolore fisico da esercizio si concentra tra le ventiquattro e le quarantotto ore successive ad un grosso sforzo. In quel frangente di acido lattico non ce n’è più, mentre restano le microlesioni muscolari. E nei peggiori dei casi anche delle contratture o degli stiramenti, che sono ben più evidenti e molto più gravi.

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Un caso di lesione più importante può comportare addirittura dei giorni e persino dei mesi per la totale guarigione. Come nelle situazioni di stiramento muscolare che è di gradi diversi (dal primo, più lieve, al terzo, ben più grave, n.d.r.) e che può richiedere anche un preciso percorso fisioterapico se il semplice stare a riposo non dovesse rivelarsi sufficiente.

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