I social come mezzo per spiarci: una nuova inchiesta su uno dei più famosi del momento

In molti temano l’uso dei social per spiarci. Potrebbe stare accadendo, e proprio attraverso una piattaforma diffusissima in tutto il mondo.

La schermata su mobile di TikTok
La schermata su mobile di TikTok (Foto Canva – Inran.it)

I social per spiarci, una paura che è ormai ben diffusa e radicata in non pochi individui che fanno uso – o facevano, salvo poi “affrancarsi” – di questa o quella piattaforma sul web e mobile. Con il passare del tempo le polemiche riguardo all’utilizzo dei cosiddetti luoghi di democrazia e di interazione virtuali sono andate aumentando sempre più.

L’idea che ci siano alcune dinamiche social per spiarci ha preso ulteriormente piede dopo lo scandalo che ha colpito Facebook qualche anno fa. Era il 2018 quando il network presieduto da Mark Zuckerberg avrebbe permesso in qualche modo, o comunque non avrebbe mostrato grande resistenza, nel consentire ad una società di acquisire i dati personali di ben 87 milioni di suoi iscritti senza il loro consenso.

Fu la società Cambridge Analytica ad avere raccolto quei dati per scopi di propaganda politica. Da allora l’opinione che la massa ha avuto dei social è stata di forte sospetto. Perché purtroppo questi strumenti – che comportano anche tanti vantaggi – possono essere utilizzati con relativa facilità anche per fare del male.

I social per spiarci, il timore sul controllare i movimenti di una persona: c’è una inchiesta

La rappresentazione tipica di un hacker
La rappresentazione tipica di un hacker (Foto Canva – Inran.it)

Adesso arriva un allarme da Oltreoceano del quale parla il quotidiano “La Repubblica”, che cita come il Copasir – Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica – abbia mostrato preoccupazione in merito ad uno scenario attuale. Fino al punto da dare il via ad una indagine ufficiale, e nei confronti di un famosissimo social network.

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Si tratta di TikTok. Ideato in Cina, quest’ultimo si è poi diffuso in tutto il mondo prima tra i giovanissimi e poi anche tra migliaia e migliaia di celebrità, ponendosi come principale concorrente di Instagram. L’Italia segue in ciò l’esempio degli Stati Uniti, che già da tempo guardano con sospetto le attività di ByteDance, che gestisce proprio TikTok. La quale vanta più di un miliardo di iscritti dal 2017 ad oggi.

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A novembre 2022 l’FBI ha parlato di TikTok come di un rischio per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti. Anche molti politici fanno uso dei social network e di TikTok.

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Il timore da parte delle autorità è che possa esserci addirittura il governo cinese dietro a tutto ciò. Un sospetto che viaggia di pari passo alle azioni di hackeraggio da parte dei pirati informatici russi a danno specialmente di USA ed Unione Europea. In quel caso è forte la convinzione che ci sia la Russia a manovrare i fili.

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Nel caso di TikTok invece si teme che la mano possa essere quella di Pechino. Le autorità di controllo continuano ad indagare ed a tutelare la sicurezza di milioni e milioni di persone.

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