Come i social ci ipnotizzano con le cattive notizie: effetti devastanti sulla nostra vita

Lo chiamano doomscrolling, ossia l’essere tempestati da cattive notizie, uno dei tanti effetti negativi dei social sulla nostra vita.

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Ragazzo afflitto mentre guarda lo smartphone (Canva – Inran.it)

Negli ultimi tempi è stato inventato un nuovo termine, doomscrolling, ossia la tendenza dell’utente nel soffermarsi e nell’informarsi solo sulle cattive notizie, in modo tale da esprimere la propria opinione piena di frustrazione e di rancore. Si tratta dell’ennesimo effetto negativo che i social hanno introdotto nelle nostre vite.

Da quando ci svegliamo fino a quando andiamo a letto, siamo tempestati da notizie, per lo più negative. L’impatto di queste notizie è davvero pesante ed esercita una certa pressione sulla nostre psiche. Dal Covid alla guerra in Ucraina, dal terremoto in Turchia alla crisi energetica, tutto incide sul nostro pensiero, rendendoci più vulnerabili, afflitti da una costante sensazione di malessere.

Doomscrolling, la ricerca di notizie negative dal mondo

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Ragazza infastidita al PC (Canva – Inran.it)

Gli utenti sono sempre più attratti da un certo tipo di notizia, ed è come se fossero assuefatti alle informazioni negative, in modo tale da poter scaricare la propria frustrazione contro tutto e tutti. Lo si nota benissimo tra i commenti, sotto un qualsiasi articolo postato sui social. Basta aprire una qualsiasi pagina e trovare centinaia di commenti negativi, cattivi, rancorosi.

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Non solo ci si improvvisa critici di ogni materia, ma si va alla ricerca spasmodica di notizie negative. Nato nel 2020, in piena pandemia da Covid 19, il doomscrolling è, secondo gli psicologi, un’attività distruttiva per l’equilibrio della persona. Questa tendenza moderna non fa altro che aumentare i livelli di ansia e di stress, comportando stati di ira, di frustrazione e persino di depressione.

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Ci si sente impotenti nel leggere notizie di tragedie e di eventi nefasti, ma allo stesso tempo si è ipnotizzati dalle notizie stesse. Secondo uno studio pubblicato sulla testata Proceedings of the National Academy of Sciences, le persone pongono un’attenzione maggiore alle notizie negative rispetto a quelle positive. La ragione, secondo gli studiosi, sarebbe di natura evolutiva.

Il doomscrolling sarebbe un processo di natura evolutiva

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Uomo sfoga ira contro il suo cellulare (Canva – Inran.it)

Si tratterebbe di una lotta per la sopravvivenza, secondo la quale un uomo tenderebbe a ignorare le cose positive, che incidono poco sulla vita, e a focalizzarsi soprattutto sulle cose negative, molto più rischiose per la vita stessa. Gli effetti del doomscrolling sono profondi, poiché generano ansia, irrequietezza, depressione e cattiveria.

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Inoltre, ciò potrebbe dare anche altri effetti significativi, come insonnia, diminuzione delle produttività e disturbi dell’attenzione. L’informazione è importantissima, tuttavia, occorre saper distinguere ciò che è un bene da ciò che è un male, e porsi dei limiti precisi. Tra l’altro, occorre trascorrere il tempo giusto sui social, senza dimenticare che la vita reale non è nel display di un telefonino.

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Bisogna considerare, inoltre, che insieme alle notizie negative ci sono tante notizie positive, anche se magari queste trovano minore spazio sui giornali. E se proprio si vuole essere rilassati, il consiglio degli psicologi è quello di staccare il telefonino per qualche ora e vivere la vita vera, magari facendo una passeggiata al parco, leggendo un libro, allenandosi in palestra, o semplicemente uscendo con gli amici per un aperitivo.

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