Gelosia di coppia, quando diventa patologica e come controllarla

La gelosia è un sentimento incentrato dalla paura di perdere la persona amata: come controllare questo stato all’interno di una coppia?

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Coppia in crisi sentimentale (Canva – Inran.it)

La gelosia provoca un vero e proprio senso di avversione verso chi può essere una minaccia, ovvero verso colui che può sottrarci l’oggetto del nostro amore. Le forme di gelosia sono numerose, ma la più diffusa e comune è la gelosia nella coppia. In tal caso, la gelosia assume la forma della paura di essere abbandonati, trascurati, rifiutati e traditi. Chi è vittima di gelosia eccessiva ha un unico pensiero fisso: la paura di perdere l’oggetto del proprio amore.

La persona eccessivamente gelosa è avvelenata dal dubbio, è fortemente dipendente dall’altro ed è sempre sospettosa. Nei casi peggiori, la gelosia diventa delirante e ossessiva. Secondo alcuni studi evoluzionisti, uomini e donne vivono la gelosia in maniera diversa. Le donne hanno più paura di un tradimento “sentimentale”, mentre gli uomini temono un tradimento “fisico”.

Gelosia di coppia: la dipendenza dal partner influenza i sentimenti

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Problemi nella relazione di una giovane coppia (Canva – Inran.it)

Il motivo è inconsciamente legato alle dinamiche di riproduzione. Mentre gli uomini, soggetti ad un tradimento di tipo fisico, hanno paura di non essere padri biologici della propria prole, le donne, soggette ad un tradimento di tipo sentimentale, hanno paura di un allontanamento emotivo e quindi di una perdita di protezione per la propria prole.

Queste paure ataviche si sono consolidate durante il processo evolutivo, facendo sì che si mantenesse questa differenza di gelosia tra genere. La gelosia ha comunque due volti: uno ha carattere sano, l’altro ha carattere patologico e tossico. Non è una questione di quantità che pone una differenza tra i due tipi di gelosia, bensì gli atteggiamenti del soggetto geloso.

Il carattere sano, genuino, dal punto di vista sentimentale serve a mantenere vivo il sentimento e riaccenderne il fuoco che lo alimenta. Alla base della gelosia sana c’è la consapevolezza razionale che il partner non ci appartenga oggettivamente. Il partner, infatti, percepisce questo tipo di attenzione come un sentimento benevolo, in quanto fornisce quel tocco di autostima e di sicurezza relativi agli equilibri della coppia.

Gelosia sana e gelosia patologica: le differenze

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Ragazzo al telefono desta sospetti (Canva – Inran.it)

La gelosia possessiva e delirante porta, invece, a distruggere i rapporti e a indurre comportamenti violenti sia fisici che mentali. In caso di gelosia possessiva, a soffrire è sia la persona estremamente gelosa sia quella subisce questa particolare condizione emotiva. Alla base dell’ossessione c’è quasi sempre un’insicurezza cronica, anche se la persona gelosa tende a nascondere questa sua fragilità.

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Spesso, la gelosia eccessiva viene confusa con una prova d’amore, come una dimostrazione di eccessivo amore verso l’altro. In realtà, questo eccesso è fortemente legato a una forma del tutto personale di controllo, di ossessione e di insicurezza, e quindi è molto controproducente. Quando esiste un sentimento del genere all’interno della coppia, viene a mancare l’attrazione reciproca e la voglia di condividere.

Di conseguenza, chi subisce gelosia eccessiva è inconsapevolmente invogliato a prendersi le proprie libertà. L’eccesso di controllo produce sofferenza, stress, frustrazione e anche voglia di evasione. Bisogna stare attenti alla gelosia patologica e a coglierne i segnali. Il geloso patologico non vuole il nostro bene ma ha solo un desiderio di iper controllo, dettato dalle proprie insicurezze. Non appena si colgono tali segnali, meglio monitorare la situazione, chiarendo tutto con il proprio partner. Se la situazione diventa ingestibile, meglio rompere il rapporto prima che sia troppo tardi.

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