Sembrano calendule ma non lo sono: come riconoscere e curare le Tagete

Tagete o calendule? Come distinguere le prime dalle seconde grazie ad alcune, semplici differenze e come prendersene cura.

cura tagete
Calendule vs tagete (Canva – Inran.it)

È un punto di confusione comune per molte persone la differenza tra calendula e tagete. Anche se apparentemente simili, calendula e tagete sono due piante molto diverse, con azioni diverse. Vengono spesso confuse a causa del colore ma per quanto riguarda la loro cura e coltivazione sono assai diverse, ma non solo.

Calendula (Calendula Officinalis) e tageta, conosciuta anche come garofano d’India, differiscono notevolmente anche nell’aspetto. Le prima hanno petali più corti e compatti e foglie più sottili, mentre le tagete presentano petali più lunghi e foglie più rotonde e larghe. Tutte e due i fiori appartengono alla famiglia botanica delle margherite, le Compositae), ma mentre le calendule assomigliano di più a queste ultime, le tagete ricordano più i garofani.

Calendule vs Tagete: altre differenze e come prendersi cura delle tagete

cura delle tagete
Tagete (Canva – Inran.it)

Non solo nell’aspetto esteriore, tagete e calendule sono differenti anche nell’aroma che emanano. Le calendule, infatti, producono un odore più forte, acuto e pungente, per questo motivo vengono impiegate spesso per allontanare alcuni tipi di animali selvatici come i conigli e i cervi. Le tagete, al contrario, possiedono un aroma più floreale, delicato e genuino. La caratteristica che confonde chiunque è, per l’appunto, il loro aspetto. entrambi i fiori sono caratterizzati dalle stesse tonalità: arancione, rosso e giallo.

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Prendersi cura delle tagete è molto semplice. Innanzitutto hanno bisogno di molta luce, perciò vanno esposte dove il sole picchia più a lungo, anche durante i mesi più caldi. Se rimangono all’ombra per troppo tempo, possono incappare nell’oidio, detto anche mal bianco, una malattia trofica delle piante causata da funghi Ascomycota. Per quanto riguarda le innaffiature, farlo sempre dalla base e non dall’alto, poiché anche in questo caso, potrebbe innescare un meccanismo che porta alla proliferazione dell’oidio. Sono fiori annuali che crescono molto velocemente sia in piano giardino che in un vaso.
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