Quanto bisogna allenarsi per rimanere in forma, il parere degli esperti

Quanto occorre allenarsi per rimanere in forma? A seconda del tipo di obbiettivo prefissato, la risposta degli esperti.

Quanto allenarsi
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Spesso ci siamo chiesti chissà quante volte bisognerà allenarsi in palestra per avere quel fisico tanto tonico e muscoloso. In realtà, come per tutto, la domanda non è quante volte bisogna allenarsi, ma come farlo nel modo corretto e più congeniale ai nostri obbiettivi. A seconda dello scopo del nostro allenamento, ricaveremo anche il totale delle sessioni di attività fisica di cui il nostro corpo necessita per raggiungere tale obbiettivo. Il parere degli esperti sulla questione.

Quante volte allenarsi per essere in forma, cosa sostiene la scienza

Se pensiamo che gli atleti olimpionici si allenano dalle dodici alle quattordici volte a settimana, in palestra o in pista, ci sentiremmo subito male. Attenzione: a seconda dello scopo del nostro allenamento, dell’intensità, della tipologia e del nostro fisico avremmo per ciascuno di noi un numero indicativo di volte in cui occorrerebbe allenarsi. Matthew Wright, docente di Biomeccanica e Forza e Condizionamento della Teesside University e Jonathan Taylor, docente di Sport ed esercizio fisico dello stesso ateneo ci aiutano a fare un po’ di chiarezza. I fattori da valutare per capire quante volte bisognerebbe allenarsi sono:

ragazza si allena
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  • gli obbiettivi del nostro allenamento: ad esempio mi alleno per una gara regionale, mi alleno per aiutare il corretto funzionamento della ghiandola tiroidea, oppure mi alleno per perdere peso e tonificare i muscoli ecc.
  • l’intensità dell’esercizio: correlato alla tipologia di allenamento, aerobico (corsa, camminata, pugilato) o anaerobico (sala pesi).
  • tipi di infortuni, malattie: ad esempio anemia, diabete, malattie cardiovascolari che potrebbero influenzare le nostre perfomance.

Il parere degli esperti: esercizi a bassa o ad alta intensità

I due professori inglesi commentano che negli esercizi ad alta intensità, di resistenza, come la corsa, il nuoto, il tennis, la scherma occorre fare esercizi a bassa intensità e quindi non sovraccaricare il lavoro anaerobico dei muscoli per evitare contratture, acido lattico ecc. I corridori ad esempio, lavorano per circa l’80% del tempo, su sessioni di allenamento a bassa intensità, con alcuni picchi più elevati ma programmati a dovere, due o tre volte a settimana. Il minimo di tempo che trascorre tra un allenamento e l’altro è 48 ore. Questo perché le attività aerobiche, prolungate nel tempo, come può essere una partita di tennis richiedono tanta resistenza. Il muscolo non deve essere troppo sollecitato a livello di intensità, ma deve esserci un allenamento intelligente.

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Per evitare dolori e lesioni, le attività ad alta intensità vanno mantenute per un breve periodo, ma in maniera costante. Per quanto riguarda invece il discorso della “costruzione muscolare”, più sessioni di allenamento si fanno, più si guadagna in termini di forza muscolare. Più allenamenti comportano una maggiore forza e resistenza, così anche più volume. Non dimentichiamoci però che anche il riposo è fondamentale per dare tempo al muscolo di riprendersi aumentando il suo volume. Così come una corretta alimentazione e stile di vita equilibrato.

Sophia Melfi

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