Quali sono le migliori bevande vegetali in commercio? E le peggiori? Scopriamolo con una classifica che confronta tutti i risultati.
![bevande vegetali migliori](https://www.inran.it/wp-content/uploads/2021/10/pexels-kevin-malik-9031806-1.jpg)
Una rivista francese, Bon a Savoir, ha analizzato 16 bevande vegetali stilando una classifica delle migliori e peggiori. Solo 4 di queste hanno ottenuto un punteggio discreto, mentre tutti gli altri prodotti contengono molti zuccheri e pochissime proteine, a livelli imparagonabili al latte vaccino. Tutti i dettagli.
Le migliori bevande vegetali da acquistare al supermercato: la classifica
Bon a Savoir, una rivista francese ha stilato la classifica delle migliori bevande vegetali in commercio. Per fare questo, ha portato in laboratorio 16 campioni di cui soltanto 4 sono risultati accettabili. Molti prodotti contenevano infatti un alto livello di zuccheri e pochissime proteine, non paragonabili al latte vaccino. Inoltre, alcuni possedevano alte quantità di nichel e clorati. Di tutti i test presi in esame, solo 3 si vendono anche nei supermercati italiani. Ma come si giustifica la presenza di clorati all’interno delle bevande vegetali? Spesso, i sali clorati derivano da disinfettanti e acqua clorata che contaminano i prodotti rendendoli dannosi.
![bevande soia](https://www.inran.it/wp-content/uploads/2021/10/pexels-marta-dzedyshko-7175579-1.jpg)
Infatti, specie per chi soffre di patologie tiroidee, rappresenta un vero problema in quanto i sali clorati impediscono il corretto assorbimento di iodio da parte dell’organismo nella tiroide.
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Bevande vegetali alla prova: il confronto dei risultati
La classifica stilata da Bon a Savoir mette a confronto 16 marchi noti di bevande vegetali analizzando i livelli di: proteine, fibre, zuccheri, nichel e clorati. In gran parte dei risultati ottenuti, risultano esserci grandi quantità di zuccheri e clorati, dannosi per la salute. Il podio lo conquista latte di soia Milbona (marchio Lidl) per l’assenza di nichel e clorati e, soprattutto, per il contenuto di proteine: circa 8,5% ogni 250 ml, più o meno lo stello livello che c’è nel latte vaccino. Mentre Alpro, con il suo latte di mandorla, non ha soddisfatto le aspettative.
![soia](https://www.inran.it/wp-content/uploads/2021/10/pexels-polina-tankilevitch-4518617-1.jpg)
Si tratta di uno dei brand di bevande vegetali più venduti e conosciuti in Italia. All’interno dei prodotti Alpro, Bon a Savoir ha rilevato la presenza, seppur minima, di nichel e clorati, dannosi per la ghiandola tiroidea. Bocciato a pieno il latte d’avena bio Milbona (Lidl), con solo lo 0,6% di proteine per 250 ml. Scartata anche la bevanda di riso Alnatura per un eccessivo contenuto di zuccheri. Un altro aspetto da considerare è infatti il contenuto di zuccheri che varia da una bevanda vegetale all’altra.
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La questione del contenuto di zuccheri nelle bevande vegetali
Il livello di zuccheri varia da prodotto a prodotto. Nel caso delle bevande vegetali, quelle a ridotto contenuto di zuccheri comprendono prevalentemente latte di mandorla. Mentre in altri casi, come le bevande di farina d’avena o di riso sono più soggette al rilascio di zuccheri. Questo perché, nella produzione industriale, questi prodotti vengono fermentati in riso e avena e in questo processo l’amido si trasforma in zucchero, glucosio e maltosio. Lo zucchero libero aumenta i livelli di zucchero nel sangue, risultando dannoso e aumentando il rischio di malattie cardiovascolari, patologie legate al peso, carie e diabete. Mentre le bevande a base di soia, per quanto contengano ottimi livelli di proteine e zuccheri, hanno un alto contenuto di nichel.
Sophia Melfi