Lussazione anteriore della spalla: cause, sintomi, cura

La lussazione anteriore della spalla è un infortunio di origine traumatica: vediamo nel dettaglio cos’è e come intervenire.

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(Foto Adobe Stock)

La lussazione anteriore della spalla interessa la testa dell’omero e la spalla. Di cosa si tratta nello specifico, come occorre intervenire e qual è il tempo di guarigione? Rispondiamo a queste e numerose altre domande a riguardo per saperne di più.

Lussazione anteriore della spalla: di cosa si tratta

Quando si verifica questo infortunio, la testa dell’omero fuoriesce dalla sua normale sede anatomica: la cavità glenoidea della spalla.

Cancro ai polmoni il legame col mal di spalla
Foto dal web

A causa dell’urto, essa slitta in avanti e verso il basso rispetto alla sua posizione fisiologica.

È questa la ragione per cui tale infortunio è noto come lussazione anteriore della scapola.

Questa alterazione è visibile a occhio nudo: la spalla presenta una deformità in cui risalta l’acromion – ovvero la prominenza ossea anteriore della scapola -, mentre la testa dell’omero non è palpabile.

Si tratta della variante più frequente di lussazione alla spalla: basti pensare, infatti, che si verifica nel 95% dei casi.

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Cause e sintomi dell’infortunio

Quali sono le principali cause di lussazione anteriore alla spalla?

dolori articolari
(da Pixabay)

Questo infortunio si verifica prevalentemente a seguito di eventi traumatici.

Infatti, l’articolazione gleno-omerale è di per sé poco stabile e soggetta all’interruzione dell’interazione tra le superfici articolari.

Per questo, è sufficiente una caduta con il braccio teso, un movimento estremo o un colpo sferrato con precisione affinché si verifichi la lussazione anteriore della spalla.

Non a caso, tra le principali situazioni in cui avviene l’infortunio ci sono i match sportivi. Tra le discipline più a rischio, in particolare, rientrano:

  • Pallavolo;
  • Rugby;
  • Lotta olimpica;
  • Football americano.

Non solo: un ulteriore fattore di rischio è rappresentato dalle attività lavorative pesanti, che prevedono il sollevamento ripetuto del braccio sopra la testa, come scaffalista, magazziniere o traslocatore.

Quali sono i sintomi della lussazione anteriore della spalla? L’infortunio si manifesta con:

  • Dolore alla spalla;
  • Rumori all’articolazione;
  • Compromissione della mobilità articolare;
  • Intorpidimento dalla spalla alla mano;
  • Gonfiore in corrispondenza della spalla.

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Lussazione anteriore della spalla: diagnosi e cura

Infine, non ci resta che scoprire tutto su diagnosi e cura della lussazione anteriore alla spalla.

prevenzione del cancro
(foto pexels)

Per individuare l’infortunio è necessario sottoporsi a un’accurata visita ortopedica.

Riconoscere la lussazione dovrebbe essere relativamente semplice, poiché essa si manifesta con una deformazione tipica nell’area della spalla.

Per confermare la diagnosi, in ogni caso, sarà necessario sottoporsi ad esami di diagnostica per immagini, come risonanza magnetica e raggi X.

Come si cura la lussazione anteriore alla spalla? Dopo essere stati sottoposti ad anestesia locale, l’ortopedico effettuerà una manovra nota come riduzione chiusa per riportare l’articolazione nella sua corretta sede anatomica, senza dover ricorrere ad alcun intervento chirurgico.

Naturalmente, si tratta di una procedura che deve essere effettuata esclusivamente da personale specializzato, per evitare di provocare ulteriori danni all’articolazione.

Dopo aver effettuato la manovra, il dolore comincerà ad attenuarsi progressivamente. A seguito dell’intervento, è consigliato indossare un tutore per la spalla per le 4 settimane successive.

In questo modo, si proteggerà l’articolazione da eventuali movimenti rischiosi, favorendo la riparazione dei tessuti.

Gestione del dolore e riabilitazione

Per affrontare la fase di recupero che segue la lussazione della spalla, si può ricorrere a farmaci antidolorifici e antinfiammatori.

dolore al collo
Dolore al collo (da Adobe Stock)

La loro azione, combinata all’applicazione di ghiaccio per circa 20 minuti sulla zona dolorante, aiuterà a mitigare il fastidio.

Trascorse le 4 settimane dalla manovra di riduzione chiusa, occorrerà effettuare un periodo di fisioterapia, che possa ripristinare il più possibile la mobilità e la resistenza dell’articolazione.

Si tratta di una fase lunga e impegnativa, per cui è necessario armarsi di pazienza: i primi miglioramenti inizieranno a manifestarsi dopo qualche mese.

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