Pensioni marzo 2022, perché saranno più ricche per tutti

Le pensioni di marzo 2022 conosceranno un irrobustimento che trova motivazione da diversi fattori. Per la verità non tutti sono però positivi.

Pensioni marzo 2022 aumenti
(Pixabay)

Pensioni marzo 2022, c’è una buona notizia. E la cosa non può che fare piacere, dal momento che stiamo vivendo un periodo molto complicato, fatto di rincari che hanno colpito praticamente ogni settore. Dai beni di prima necessità ai carburanti, alle bollette fino ai consumi in generale, tutto è aumentato.

La cosa andrà avanti con tutta probabilità per tutto il corso dell’anno. Per tamponare questa emergenza, il Governo già da qualche mese ha concepito dei provvedimenti appositi, come ad esempio l’introduzione di diverse misure contro il caro bollette e lo stanziamento di tesoretti appositi da destinare a chi ha più bisogno di aiuto.

Riguardo alle pensioni di marzo 2022, ci sarà una novità legata proprio a questo aspetto. Difatti, a fine 2021, l’INPS aveva comunicato un aumento per le pensioni di circa 23 milioni di italiani allo scopo di contrastare l’elevato livello di inflazione, che ha superato il 4% raggiungendo una misura che non si vedeva sin dalla crisi economica del 2008.

Pensioni marzo 2022, perché saranno più ricche

Soldi
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Allo scopo di preservare il potere di spesa, le pensioni di marzo 2022 saranno quindi più alte, anche se in molti casi di poco. Ma è comunque qualcosa.

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Per la verità, questo cambiamento sarebbe dovuto scattare già da gennaio, ma c’è stato un rinvio dovuto ad un errore di calcolo. Per cui a marzo chi ne ha diritto otterrà anche degli extra di quelli che sono stati gli aumenti di gennaio e febbraio non pervenuti.

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Il surplus percepito dall’INPS avrebbe dovuto toccare il tasso dell’1,7%, ma l’Istituto l’aveva calcolato all’1,6%. Ciò ha causato un rallentamento con conseguente slittamento dell’aumento delle pensioni al terzo mese dell’anno.

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In tutto ciò poi diventerà operativa la rivalutazione legata pure al taglio dell’IRPEF, come conseguenza della riforma che ha riguardato quest’ultima. Così da marzo ci sarà un taglio sulle trattenute che riguardano sia gli stipendi che le pensioni.

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