La situazione Whatsapp privacy ha portato a delle conseguenze spinose e a dei veri e propri contrasti tra Zuckerberg e le autorità europee. E adesso?
Whatsapp privacy, una situazione che a volte ha portato al sorgere di veri e propri conflitti, tali da portare la compagnia che gestisce la nota applicazione di scambio di messaggi a ricevere delle grosse multe. La cosa è avvenuta in Europa, con Mark Zukerberg che è arrivato anche al punto di minacciare il ritiro dal Vecchio Continente di tutte e tre le sue piattaforme social.
Un proposito irrealizzabile sotto tanti punti di vista, in particolare da quello economico, visto che arrecherebbe ulteriori danni a Meta, la realtà comunicativa che va ad inglobare Facebook, Instagram e Whatsapp. Che sulla privacy ne hanno generate di cotte e di crude, stando ai continui rimbrotti da parte della UE.
Ad ogni modo, ora Whatsapp ha scelto di ascoltare Strasburgo ed in materia di privacy ecco attuare un cambiamento che giunge tra l’altro a pochi giorni dalla scadenza fissata proprio per questa situazione da parte della Commissione Europea.
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Whatsapp privacy, la app cede alle richieste di Strasburgo
Con lo scoccare di marzo molto probabilmente sarebbe arrivata un’altra grossa multa. Meglio allora scegliere una via più conciliante e cercare di rimettersi in riga. Molti utenti, già da alcuni giorni, hanno potuto notare una notifica all’apertura di Whatsapp sulla privacy e sulla pratica a tutela della sicurezza degli utenti.
La UE ha sempre criticato Whatsapp sull’utilizzo dei dati dei propri utenti fatto, e ritenuto non conforme alle regole. Con la cessione di informazioni private a grosse aziende in particolar modo degli Stati Uniti, per motivi commerciali.
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L’informativa di Whatsapp si apre con un “Nella nostra informativa, ti forniamo maggiori informazioni su come utilizziamo i tuoi dati. Scopri di più”. Aprendola ecco comparire poi una più approfondita descrizione.
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Nulla cambia in materia di sicurezza personale intesa come contrasto ad eventuali intrusioni di sconosciuti. Le chat con crittografia end-to-end garantiscono da sempre la massima impermeabilità contro occhi indiscreti. Ma per i politici europei restava da sistemare una questione delicata che a detta loro inficiava l’utilizzo di Whatsapp.
