Gli annunciati aumenti TIM sono scattati, ed i clienti del noto gestore telefonico devono ora sborsare cifre più alte per le relative tariffe.
Aumenti Tim, la compagnia telefonica ha dato il via ad una modifica in relazione al proprio piano tariffario, con la rimodulazione in questione che però non interesserà tutti ma solamente una parte dei propri utenti.
Il tutto è scattato a decorrere dal 28 febbraio scorso. E la questione relativa agli aumenti Tim era stata preceduta da un avviso inoltrato nel corso delle settimane passate. Ad essere interessati da questi rincari saranno i pacchetti e le offerte più vecchi, non più presenti in buona parte in quello che è il ventaglio proposto dallo storico gestore italiano.
Gli aumenti Tim faranno capo esclusivamente a quella che è la tariffa ricaricabile, ovvero a quella situazione nella quale si aderisce ad una offerta che di solito mette a disposizione una certa quantità di minuti telefonici, sms e gigabyte per navigare in internet in cambio di un certo canone
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Aumenti Tim, cosa riguardano i rincari annunciati
La tariffa ricaricabile fa si che un utente provveda a ricaricare ogni di mese in mese il proprio credito necessario per pagare la tariffa. Che ora è aumentata di qualche euro. La cosa riguarda tutte le offerte attualmente proposte da Tim, ed in particolare tutte quelle alle quali non è più possibile aderire ma che sono comunque attualmente in corso per i vecchi utenti.
L’aumento è di 2 euro al mese da versare in più. Ma Tim ha provveduto a mettere a disposizione 20 giga in più al mese per il traffico dati. Se però l’aumento tariffario in questione non va a genio ad un utente, quest’ultimo è libero di potere esercitare il proprio diritto a recedere il legame con Tim.
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Per fare ciò è possibile fare richiesta in un centro Tim, oppure telefonare al numero verde 119. Esistono anche altre due possibilità, ovvero inviare una raccomandata A/R dopo avere preso i dati relativi a dove spedirla sul sito web ufficiale di Tim. E compilare proprio da qui il modulo di disdetta ivi presente.
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Poi è possibile cambiare il proprio gestore telefonico a titolo gratuito, anche se è necessario informarsi bene in questo caso perché a volte possono incorrere dei pagamenti da onorare.
