Rincaro benzina, da alcune parti non ha Iva e accise: un sogno

Il rincaro benzina ha creato un buco nero nelle tasche di tutti noi. O quasi, perché ci sono delle zone franche che non prevedono costi aggiuntivi. Che risparmio per chi ha la fortuna di vivere lì.

Donna fa rifornimento di carburante
Donna fa rifornimento di carburante (Freepik)

Rincaro benzina, l’Italia non ha probabilmente mai conosciuto una situazione così grave come quella attuale. Situazione nella quale sono coinvolti tutti, privati cittadini, lavoratori ed aziende. Infatti l’aumento ben oltre i due euro al litro dei carburanti è come una scure che si abbatte sia sulla produzione che sui consumi.

Al momento ci troviamo anche a 2,40 euro al litro, e pure il metano è salito di oltre il doppio. C’è tutta una serie di convergenze sfavorevoli che hanno portato il petrolio a costare 140 dollari al barile. E con la guerra in Ucraina sono aumentate ulteriormente le spese per le forniture del gas proveniente dalla Russia.

Il rincaro benzina, quello del gas e delle utenze in generale, oltre a quello dei beni di prima necessità e non solo, stanno rendendo questo 2022 come il peggiore anno in assoluto in epoca moderna. Le spese per fare rifornimento hanno portato anche a diverse manifestazioni di protesta da parte di numerosi lavoratori. E ci saranno altri scioperi, con ulteriori ripercussioni negative a cascata.

Rincaro benzina, perché costa così tanto

Rifornimento di carburante
Rifornimento di carburante (Freepik)

A gravare sul rincaro benzina però ci sono anche altre situazioni collaterali, che già da tempo rappresentavano un pomo della discordia ed una fonte di critiche. Tutto questo riguarda le varie tasse previste, che sono ormai di retaggio quasi secolare.

Infatti le accise previste furono concepite negli anni Trenta, nel corso della guerra in Etiopia condotta dall’Italia mussoliniana. Per ottenere i ricavi destinati agli scopi bellici, furono concepite proprio le accise. Ovvero delle specifiche tasse sul carburante.

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Il loro peso attuale è di ben il 40%. Per cui viene da chiedersi quale sarebbe il prezzo odierno di benzina e gasolio senza le accise. In zone speciali, come quelle extradoganali poste al confine con Francia, Svizzera o Austria, si riscontrano prezzi da sogno.

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Un vero sogno, il risparmio è enorme

Ci attestiamo sulla metà di quelli che sono i listini attuali, ed anche meno. Mentre tocchiamo punte di 2,40 euro un pò ovunque, in queste zone franche d’Italia non sono previste le accise consuete né la pesantissima Iva che grava per il 22% del totale.

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Per chi abita in prossimità di queste zone è come stare un pò in paradiso, dal momento che gli esborsi relativi sono di nemmeno un euro al litro per il gasolio e di poco meno di 1,15 euro al litro per la benzina.

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