Prezzi benzina | perché costa ancora tanto anche col taglio delle accise

La situazione non è cambiata: anche con il taglio delle accise i prezzi di benzina e diesel sono ancora parecchio elevati. Per quale motivo è così.

Listino prezzi dei carburanti in media
Listino prezzi dei carburanti in media (Foto ANSA)

Prezzi benzina, è come se niente fosse cambiato. Dal 22 marzo è operativo il taglio delle accise varato dal Governo all’interno del Decreto Energia ter, con il provvedimento che ha contributo a togliere per ogni litro di carburante 25 centesimi di accise ed altri 5 di IVA.

Cosa che ha portato i prezzi di benzina e gasolio a scendere finalmente al di sotto dei due euro al litro, dopo che si erano toccate anche punte di 2,5 euro sempre al litro. Ma la cosa è durata appena qualche giorno. Perché da una media di 1,75 euro/l si è passati rapidamente ai margini di 1,9 euro/l. Ed altrove è già possibile trovare i prezzi di benzina e diesel sui due euro/l.

Per quale motivo sta accadendo questo? Perché il taglio delle accise non sta dando gli effetti che milioni di cittadini speravano? Siamo alle prese con una sequenza di brutte notizie. Il taglio avrà una durata per il solo mese di aprile, poi ci si chiede dove arriveranno i prezzi della benzina e del gasolio.

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Prezzi benzina, il motivo per il quale restano alti

Espositore dei prezzi di una stazione di servizio
Espositore dei prezzi di una stazione di servizio (Foto ANSA)

Inoltre anche il prezzo del petrolio non accenna a diminuire. Cosa che porta i grandi soggetti del settore, come Eni, a decidere di alzare di 6 centesimi al litro il costo sui carburanti forniti alle stazioni di servizio.

Così facendo, il taglio sulle accise risulta essere già parzialmente diminuito ed i 25 cents dell’intervento del Governo più ulteriori 5 di IVA, per calmierare gli esborsi quando si fa rifornimento, sono di fatto parzialmente annullati da questa politica delle aziende attive nella distribuzione del carburante.

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Assopetroli aveva protestato contro il taglio delle accise perché, quando questo era stato messo in atto, il carburante presente nelle aree di rifornimento è stato venduto ad un prezzo minore rispetto a quello di acquisto. Fatto sta che tutto quanto va, come sempre, a riversarsi sulle nostre tasche. Ed è la gente che deve rimetterci di tasca sua.

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Gli unici modi per barcamenarsi tra questi spaventosi rincari è quello di sfruttare le app che consigliano le stazioni di rifornimento dove benzina e diesel costano di meno. E di sostituire il più possibile l’auto con altri veicoli più ecofriendly o con le proprie gambe.

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