Puzzle: quanti benefici può offrire questo passatempo?

I puzzle sono un passatempo che non ha età; per grandi e piccini, fare i puzzle è un’attività che offre tantissimi benefici. Scopriamo insieme quali sono.

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Puzzle (Pixabay)

Conosciuto in tutto il mondo, l’origine di questo passatempo è davvero interessante. I puzzle furono inventati da John Spilsbury, un cartografo inglese a cui venne l’idea di segmentare il planisfero in tanti piccoli pezzi, per stimolare lo studio della geografia nei suoi studenti.

I pezzi del puzzle seguivano le sagome dei diversi Paesi e nel metterli insieme gli allievi impararono la geografia in modo semplice e divertente. Una trovata davvero geniale che si sviluppò nel tempo, portando alla nascita dei puzzle a incastro nel 1910. Anche se più simili ai puzzle di oggi, questi erano in legno.

Solo negli anni Cinquanta vennero realizzati i puzzle in cartone che conosciamo oggi. Un cambiamento che ebbe dei riflessi in termini di qualità, produzione e costo. Questo per dire che se questo passatempo non passa mai di moda è perché oltre a far divertire procura tantissimi benefici sia a grandi che a piccini. Ecco tutte le buone ragioni per cui non dovresti mai smettere di fare i puzzle.

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I benefici di fare i puzzle, un passatempo che non fa solo divertire

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Incastrare pezzi (Pixabay)

I puzzle di solito si fanno per divertirsi, passando il tempo in compagnia e in modo piacevole, ma forse tutti non sanno che questo passatempo in realtà è in grado di offrire tantissimi benefici. Come prima cosa, il fatto di dover risolvere un enigma, ossia completare la figura di un puzzle in questo caso, fa bene alla memoria, migliora la concentrazione e stimola l’intuizione.

I puzzle sono poi in grado di rilassare, portando il soggetto a concentrarsi su questa attività in piena tranquillità, senza dover pensare ai problemi quotidiani. Ecco perché si rivela essere anche un ottimo antistress. Fare i puzzle rafforza poi le funzioni cognitive, con benefici diversi a seconda delle età: sviluppa le abilità nei bambini e contrasta l’invecchiamento precoce negli adulti.

I puzzle sono poi un ottimo esercizio di problem solving. Una vera e propria palestra attraverso cui possiamo cercare soluzioni ai problemi incastrando un pezzo dopo l’altro, sbagliando e riprovando. Che dire poi della soddisfazione a termine del puzzle? Più il puzzle è grande e più la soddisfazione è maggiore. Tutto ciò comporta una maggiore fiducia in sé stessi e favorisce il buon umore.

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Per quanto riguarda i bambini, invece, uno studio realizzato dall’Università di Chicago ha dimostrato come i bambini tra i 2 e i 4 anni possano sviluppare delle abilità matematiche e scientifiche semplicemente facendo i puzzle. Dunque, praticare questo passatempo in famiglia non solo può essere divertente, ma può stimolare le capacità dei vostri figli. Abbandonate quindi gli smartphone e tutti i dispositivi digitali per dedicarvi a un passatempo dai mille benefici.

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