Vuoi vivere a lungo? È questo l’ingrediente segreto secondo gli studiosi

L’immortalità è il desiderio che accomuna molti di noi, ma a dire il vero per vivere a lungo basta davvero poco. Uno studio ha svelato l’ingrediente segreto.

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Coppia di anziani felici (Pexels)

Quanti di noi sognano di vivere a lungo? La vita a volte è davvero troppo breve per riuscire a compiere tutto ciò che ci siamo prefissati.

Ecco perché in molti desiderano vivere a lungo per riuscire a fare tutto ciò che desiderano con lo scopo di rendere la loro vita un capolavoro (seguendo il consiglio di Papa Giovanni Paolo II).

Sicuramente un ingrediente essenziale da inserire nella ricetta della longevità è l’attività fisica, un altro la sana alimentazione, ma qual è l’ingrediente segreto di questa preparazione per ottenere ciò che desideriamo di più? Scopriamolo insieme.

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Qual è il segreto per vivere più a lungo? La scienza risponde

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Donna anziana felice (Pexels)

Si può affrontare la vita in diversi modi, ma se vuoi vivere a lungo allora l’approccio ideale deve essere senza dubbio positivo. Vedere il bicchiere mezzo pieno, infatti, non solo ci permette di vivere più sereni e in salute, ma a quanto pare ci allunga la vita. Lo ha dimostrato uno studio dal quale è emerso che essere ottimisti può favorire la longevità.

Secondo i ricercatori, infatti, le persone ottimiste sono in grado di reagire meglio agli ostacoli della vita, che però sono di sicuro inferiori rispetto ai pessimisti. Una persona ottimista avendo un approccio positivo alla vita considererà come problemi solo quelli che realmente lo sono, tralasciando eventi marginali che possono provocare stress e tensione. In alcuni casi non li avvertono nemmeno.

La scienza era già giunta a questa conclusione ma senza capire il reale motivo. Ora, invece, grazie a questa ricerca del 2021, siamo giunti a una conclusione. Gli studiosi hanno analizzato le risposte fornite da 233 uomini che, quando si sono iscritti allo US Veterans Affairs Normative Aging Study (uno studio longitudinale che analizza gli effetti dell’invecchiamento su vari problemi di salute) tra il 1961 e il 1970 avevano almeno 21 anni. Durante gli anni ’80 e ’90 sono emersi stati d’animo ottimisti tra i partecipanti.

Poi tra il 2002 e il 2010 questi hanno registrato il loro umore alle situazioni di stress affrontate durante questi anni. Dai dati è emerso che gli ottimisti e i pessimisti hanno bisogno dello stesso tempo per riprendersi da eventi traumatici. Si è però scoperto che questa condizione negli ottimisti si verifica molto meno perché i fattori di stress sono altrettanto inferiori rispetto alle persone pessimiste.

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Ma come fare a essere ottimisti se abbiamo la tendenza a vedere il bicchiere sempre mezzo vuoto? Può essere utile osservarsi attentamente per capire in che modo reagiamo di fronte a una situazione. Se lo scenario che si prospetta è negativo, cerchiamo di trovare delle soluzioni positive riconoscendo i propri punti di forza e debolezza. È questo l’elisir di lunga vita.

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