Tutti i richiami alimentari della settimana: la lista completa

In questa settimana, il Ministero della Salute ha effettuato 3 richiami alimentari per varie tipologie di rischio dei consumatori.

Supermercato
Carrelli della spesa (Pixabay)

Come ogni settimana, il Ministero della Salute aggiorna i propri portali con i richiami ufficiali di alcuni prodotti alimentari rischiosi per la salute dei consumatori. Vediamo tutti gli alimenti interessati dal ritiro.

Richiami alimentari della settimana: attenzione a questi prodotti

In questa settimana, il Ministero della Salute ha ritirato 3 prodotti alimentari per rischio chimico, fisico e presenza di allergeni. Quando il rischio per i consumatori diventa concreto, in seguito ad una possibile contaminazione, gli organi competenti ritirato gli alimenti interessati dal commercio in via precauzionale.

Cibi contaminati
Mercato (Pixabay)

Si tratta spesso di controlli che vengono effettuati a campione su alcuni dei prodotti maggiormente acquistati dagli italiani. Nello specifico, si tratta di:

  • Stoccafisso reidratato Antonio Verrini, in cui si sospetta l’impiego di additivi non autorizzati;
  • Semi di Chia DBT, Pedon Spa, presenza di allergene soia non dichiarato in etichetta;
  • SYLT JORDGUBB Confettura di fragole bio, 400 g, Ikea of Sweden AB, Possibile presenza di frammenti di plastica sui lotti riportanti le seguenti date di scadenza 2023-03-01, 2023-03-02, 2023-03-03 e 2023-03-28. Avvertenze: si raccomanda di non consumare il prodotto riportante data di scadenza 2023-03-01, 2023-03-02,
    2023-03-03 e 2023-03-28 e di riportarlo in negozio per ottenere il rimborso completo. Non è richiesta la prova d’acquisto (scontrino).

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Allergeni negli alimenti: un fenomeno sempre più frequente

Sul finire del 2021, era scoppiato un caso mondiale di contaminazione da allergene senape del grano. Gran parte del grano prodotto negli Stati Uniti e in Canada e commercializzato in tutto il mondo, era in realtà contaminato irrimediabilmente da senape.

Ma come avviene questo fenomeno? Il fenomeno della contaminazione allergenica alimentare è sempre più frequente nelle grandi industrie. Può avvenire essenzialmente per due motivi:

  • contaminazione volontaria;
  • contaminazione involontaria.

Per quanto riguarda questa ultima via, si tratta di un ingrediente, potenzialmente allergenico, come la soia, la senape, il pesce che finisce accidentalmente in una preparazione industriale o in un alimento destinato al commercio.

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Nel primo caso invece, si tratta di una omissione volontaria di un ingrediente potenzialmente allergenico, e quindi pericoloso per i consumatori, da parte del produttore. Spesso infatti, per migliorare la composizione di un prodotto servono delle determinate sostanze che tuttavia non compaiono in etichetta. Qualsiasi sia il motivo della contaminazione, è previsto quasi sempre il ritiro per i casi più pericolosi.

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