Alcune informazioni da conoscere prima di coltivare una pianta di glicine

Una delle più belle piante rampicanti, ma prima di coltivare il glicine in casa bisogna conoscere alcune informazioni. Quali?

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Glicine sul balcone (Pixabay)

Una delle più belle piante rampicanti, ma prima di coltivare il glicine in casa bisogna conoscere alcune informazioni. Quali? Certamente una pianta scenografica capace di riempire di colore ogni spazio esterno, il glicine fiorisce nei mesi caldi, tra maggio e giugno, quindi non appena inizia l’estate. Il termine greco “glikis” si traduce in italiano in “dolce”, per via del suo profumo così delicato.

I fiori della pianta crescono a grappoli pendenti e presentano una colorazione principalmente viola, ma si possono trovare anche in varianti rosa e bianche. Si tratta di una pianta bellissima e molto amata, tanto che non è difficile scorgerla su qualche terrazzo o balcone. Il glicine è la pianta più gettonata per arredare gli spazi esterni di casa, ma anche pergolati in giardino. Cosa bisogna sapere prima di coltivarlo?

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Cosa sapere riguardo al glicine e alla sua coltivazione

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I fiori a grappolo del glicine (Pixabay)

Di varietà di glicine ne esistono una decina, tutte appartenenti alla famiglia delle fabacee, che sarebbe la stessa famiglia dei legumi che solitamente consumiamo. Originario dell’Asia, come Cina, Corea e Giappone, da oltre due secoli si coltiva in ogni parte del mondo. È nei primi anni de 1800, infatti, che i commercianti lo introdussero in Europa e negli Stai Uniti.

Il glicine cinese si differenzia da quello giapponese in base all’intreccio dei degli steli, il primo ha steli che intrecciano in ordine antiorario, il secondo in senso orario. In ogni caso, è molto longevo, vive anche per un secolo, anche senza alcuna potatura, raggiungendo 20 metri di altezza, con foglie lunghe anche 30 centimetri.

Una curiosità: la pianta di glicine più grande al mondo si trova in California, è la varietà cinese, piantata alla fine del 1800. È talmente enorme che pesa 250 tonnellate. Essendo una pianta longeva e a crescita lenta, per accelerare la fioritura, molti la moltiplicano tramite talee o innesti. In Cina, invece, proprio per la sua somiglianza alle viti, viene chiamato “vite blu”.

Il glicine è una pianta tossica, in ogni sua parte, quindi se ingerita può provocare malesseri vari, come nausea, diarrea, vomito, crampi allo stomaco. Per estendersi, essendo un rampicante, ha bisogno di appositi sostegni. Gli steli sono molto pesanti, perciò senza appoggi validi potrebbero cedere. È importante coltivarla in appositi spazi, poiché il peso potrebbe mettere a dura prova la struttura nella quale si poggia.

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Ad esempio, se si intende coltivarlo su grondaie, reticoli, tettoie, bisogna calcolare il peso della pianta. Il concime ideale per la pianta è lo stesso che va bene per le rose e per gli arbusti, ricco di potassio e di magnesio, meglio se granulare. Infine, il glicine è una pianta dal forte significato allegorico, questa infatti rappresenta l’amicizia, la longevità e la fortuna. Da regalare alle persone più strette e alle quali si vuole bene.

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