Richieste di aiuto sulle etichette di Shein: realtà o bufala?

Di recente circola sul web una notizia che ha dell’incredibile e che ha a che fare con le etichette del noto marchio cinese Shein, sulle quali sembrano esserci delle richiese di aiuto. Sarò vero?

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Applicazione Shein (Adobe Stock)

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A leggere questa storia potrebbero venirci in mente i messaggi in bottiglia, all’interno dei quali venivano inseriti bigliettini con sopra scritti i testi più disparati.

Peccato però che invece qui si ha a che fare con delle vere e proprie richieste di aiuto da parte dei dipendenti della nota società cinese Shein, i quali, secondo alcune teorie, hanno deciso di riportare sulle etichette dei messaggi diretti ai consumatori. Scritte che sembrano delle vere e proprie richieste di aiuto.

Sembra infatti che l’azienda faccia lavorare i propri dipendenti in pessime condizioni pur di soddisfare in tempi rapidi l’ingente richiesta da parte dei clienti. E se la notizia è realmente vera fa accapponare la pelle. Ma che cosa sappiamo al riguardo?

I dipendenti di Shein hanno davvero utilizzato le etichette dei prodotti per inviare richieste di aiuto?

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Scritta help (Pexels)

Shein, azienda cinese di vendita online fondata nel 2008, è diventata in poco tempo uno dei brand di fast fashion più famosi, anche grazie al passaparola dei social, in particolare TikTok. Ed è proprio su questo social network che alcuni influencer hanno condiviso dei video dove vengono mostrate le etichette degli abiti del marchio Shein. Etichette che potrebbero risultare normali ma che in realtà contengono dei messaggi che fanno rabbrividire.

Inseriti tra le indicazioni di lavaggio, sono apparse delle vere e proprie richieste di aiuto, come ad esempio need your help, ossia  “ho bisogno del tuo aiuto”. Se si tratta di uno scherzo di certo non fa ridere, ma le condizioni di lavoro all’interno dell’azienda sono così disperate da indurre i dipendenti ad arrivare a tanto? Eppure sempre un’utente di TikTok ha raccolto con alcune immagini più di un messaggio di questo tipo. Un video che ha fatto immediatamente il giro del web, suscitando indignazione ma anche allarme, tant’è che molte persone hanno cominciato a controllare i propri vestiti acquistati attraverso il brand.

Ma come si è difesa l’azienda di fronte a questo scandalo? Ha messo a tacere cospirazioni e complotti rispondendo con la stessa moneta: ha pubblicato un video, sempre su TikTok, in cui veniva spiegato come quelle etichette in realtà fossero messe insieme da pezzi prodotti da aziende differenti. O ancora potrebbero essere traduzioni errate dal cinese. Al momento le indagini che sono state fatte per indagare sulle pessime condizioni di lavoro dei dipendenti del colosso cinese hanno portato a un nulla di fatto. Non ci resta che attendere nuovi sviluppi per capire se questi testi siano davvero dei messaggi in codice.

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