Reddito di cittadinanza con un lavoro, i requisiti per la compatibilità

Come stanno le cose in fatto di Reddito di cittadinanza con un lavoro. Questi due aspetti non vanno in conflitto in questo modo.

Il logo dell'INPS
Il logo dell’INPS (Foto ANSA)

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI DI OGGI:

Reddito di cittadinanza con un lavoro, sembra un paradosso ma invece è proprio così. La misura introdotta dal Movimento 5 Stelle e dalla Lega a partire dal 1° aprile 2019 aveva fatto la propria introduzione per dare un supporto importante alle famiglie a basso reddito oppure che ne erano sprovviste.

Ed ancora oggi il provvedimento rappresenta uno dei principali strumenti di sussidio statali presenti. Scopo del Rdc è quello di fare confluire il beneficiario dell’aiuto in questione nel mondo del lavoro, presentandogli delle proposte occupazionali che lo stesso ha facoltà di accettare oppure di rifiutare.

Il tutto però per massimo tre volte, poi verrà meno ogni forma di ausilio, senza più la possibilità di ottenere questo grosso aiuto. Però c’è un aspetto che riguarda il Rdc che è importante conoscere. Il tutto è da ricondurre alla nuova legge, che ha rimodulato alcuni aspetti della misura in questione. E riguarda la compatibilità del Reddito di cittadinanza con un lavoro.

Reddito di cittadinanza con un lavoro, requisiti per non perdere il beneficio

Infatti lo può percepire anche chi ha una occupazione. Il Reddito di cittadinanza con un lavoro è quindi perfettamente compatibile, in quanto viene considerato come una sorta di integrazione. Naturalmente vanno considerati dei parametri ben precisi per fare in modo che questa contemporaneità non generi conflitto.

In caso di nuova assunzione mentre si percepisce il Rdc, bisogna comunicare la cosa entro i trenta giorni successivi all’INPS, compilando l’apposito modello Rdc/Pdc – Com esteso da inviare all’Istituto. Ci si può anche rivolgere ad un patronato CAF. In ogni caso è richiesto un accesso mediante le proprie credenziali personali SPID, Carta di Identità Elettronica e Carta Nazionale dei Servizi. Altrimenti il diritto ad ottenere il beneficio decadrà.

Sono esenti da tutto ciò eventuali redditi che derivino da attività socialmente utili, dal servizio civile, da tirocini ed attività formative varie, libretto di famiglia e contratti di prestazioni occasionali. Alcuni poi omettono di comunicare la propria posizione in fatto di lavoro autonomo, anche occasionale. Ma quest’ultima è una comunicazione che va fatta.

Il Reddito di Cittadinanza si ottiene con un ricavo massimo di 9.360,00 euro all’anno, da accertare mediante apposito ISEE. anche se in realtà viene preso in considerazione solo l’80% per avere accesso al beneficio. Fino a quando non si supera questo reddito annuo, c’è la piena compatibilità tra il Rdc ed una occupazione. Che, dati gli importi indicati, deve essere a questo punto part-time.

Impostazioni privacy