Pianta medicinale e antinquinamento che dona frutti gustosi: il gelso

Il gelso è una pianta dalle molteplici proprietà, è antinquinamento, medicinale e in grado di donare gustosi frutti: ecco perché coltivarla è una buona idea.

coltivare gelso
Frutti del gelso (Pixabay)

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Sicuramente è una buona idea coltivare il gelso, una pianta dalle numerose proprietà, in grado di proteggere la nostra salute, essendo medicinale e anche antinquinamento. Ma non solo, poiché regala succosi frutti da assaporare uno ad uno. In passato, il gelso era una pianta molto richiesta, non solo per via dei frutti nutrienti e gustosi, ma anche per le sue doti medicinali. Nel corso del tempo, poi, è stata un po’ dimenticata, tanto che oggi in pochi la coltivano.

Originaria dell’Asia, di questa pianta ne esistono decine di varietà, mentre si trova raramente nel resto del mondo. Principalmente si distinguono due varietà, quella nera e quella bianca. In antichità, i romani importavano i frutti e ne facevano buonissime e rinfrescanti bevande. Il gelso viene impollinato dal vento, è una pianta resistente e con un apparato radicale profondo che si adatta a vari tipi di terreno, riuscendo a riqualificare anche quelli degradati grazie alla sua azione purificante.

Coltivare il gelso, una buona idea per eliminare smog e avere gustosi frutti in casa

gelso raccogliere frutti
Gelso frutti maturi (Pixabay)

Foglie, radici e corteccia di questa pianta sono ampiamente utilizzati nella medicina orientale. In fitoterapia, ogni parte del gelso si utilizza per risolvere tanti problemi e disturbi. Questi hanno effetti diuretici e lassativi, in grado di combattere la stipsi. Inoltre, il gelso ha proprietà rinfrescanti, toniche e lenitive.

Le sue proprietà depurative e antibiotiche aiutano a ridurre le infiammazioni della bocca e della gola. Non a caso, in commercio esistono alcuni dentifrici che contengono estratti delle foglie. Foglie e radici ci possono utilizzare anche sotto forma di decotti per combattere la stitichezza e per ridurre i bruciori, inoltre si dice che abbia effetto ipoglicemizzante, quindi aiuta a trattare il diabete.

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I frutti raccolti del gelso (Pixabay)

Il fogliame del gelso riesce a trattenere gli inquinanti ambientali e lo smog, purificando l’aria. Foglie e rami assorbono anidride carbonica e monossido di carbonio, mentre le radici assorbono gli inquinanti direttamente dal terreno. È la pianta perfetta per riqualificare terreni inquinati e degradati, magari posti accanto a vecchie fabbriche. Coltivarlo in casa è semplice, basta potarla in estate e fertilizzare in primavera con compost e pacciamatura, mantenendo il terreno umido.

Il gelso presenta due varietà principali, quella nera e quella bianca, entrambe dagli stessi benefici. Il gelso nero però resiste meno al gelo e si coltiva principalmente in zone costiere. Questa pianta ama temperature miti, comprese tra 20° e 30°, e necessita di irrigazioni regolari. Tuttavia, il gelso cresce bene anche a temperature più basse o più alte. Deve ricevere luce ed essere piantato in terreni ben drenati, argillosi, anche se resiste anche in terreni aridi e poco nutriti.

Tuto questo grazie alla profonde e robuste radici. Si può moltiplicare per talea. È poco coltivato per i suoi frutti, ed è un peccato  perché sono buonissimi e salutari. Questa pianta produce frutti di colore nero, rosso o bianco, chiamate “more di gelso”, anche se il termine corretto per identificarli è “sorosio”, una specie di lampone o mora dalla forma allungata. Il gelso produce tantissimi frutti, che cadono dopo la maturazione, perciò l’ideale è stendere al suolo una rete per raccoglierli.

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