Attenzione all’olio extra vergine: se lo lasci così diventa tossico!

L’olio extra vergine d’oliva è fondamentale per condire gli alimenti che contraddistinguono la dieta mediterranea, però se conservato male diventa tossico, ecco perché dovresti evitare di lasciarlo così.

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Olio oliva (Pixabay)

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L’olio d’oliva viene estratto dai frutti dell’olivo (Olea europaea) e viene utilizzato per uso alimentare. A seconda però della macinatura si può ottenere un olio di maggiore o minore qualità e l’olio extra vergine è senz’altro il migliore.

Per essere però venduto con la dicitura “Olio Extra Vergine”, il prodotto deve rispettare determinati standard. Deve infatti essere estratto solamente con metodi meccanici e l’acidità non deve superare la soglia dell’0,8%.

Ma indipendentemente dal fatto che si tratti di olio extra vergine di oliva o semplice olio d’oliva, l’olio diventa tossico se non viene conservato correttamente. Non vorrai mica incappare in spiacevoli conseguenze giusto? Vediamo dunque tutti gli accorgimenti da adottare per una corretta conservazione.

Quando l’olio diventa tossico?

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Olio extra vergine d’oliva (Pixabay)

Rinunciare all’olio in tavola è davvero difficile. Specialmente per noi italiani a cui ci piace il gusto. Ecco perché è necessario fare attenzione al modo attraverso cui è bene conservare l’olio, ricca fonte di proprietà nutrizionali. Per farti capire i benefici che possiamo trarre da un olio ben conservato, può essere utile citare delle ricerche realizzate negli USA.  Alcuni studiosi presso il St. Michael’s Hospital di Toronto hanno messo in luce come l’olio extravergine sia in grado di aumentare una proteina (ApoA-IV) in grado di regolare le piastrine; cellule che permettono di evitare le emorragie e che, se si aggregano, possono condurre a malattie come infarto o trombosi.

Ma oltre a far bene alla pressione sanguigna, l’olio fa anche bene al cuore, assume la funzione di analgesico, aiuta l’intestino, presenta proprietà anti-invecchiamento sulla pelle, combatte il diabete, ecc. Ma, come anticipato, per trarre tutti questi benefici deve essere ben conservato. Però se non ha una data di scadenza a cosa è necessario fare attenzione? Magari non lo sai, ma bisogna stare all’erta e adottare questi comportamenti affinché l’olio non perda le sue proprietà nutritive.

Come prima cosa non devi collocarlo vicino ai cattivi odori. Conosciuto anche per la sua capacità di assorbimento, va da sé che assorbire odori estranei può portare l’olio ad assumere un diverso sapore. Altra cosa a cui fare attenzione è conservare l’olio lontano dalle fonti di calore. Per questo la temperatura ideale dovrebbe sempre orientarsi attorno a un massimo di 18°C, evitando spazi umidi. Conservarlo invece a temperature troppo basse lo può far solidificare con la comparsa di particelle bianche.

Ma in questo caso non vi è alcuna controindicazione perché queste particelle scompariranno con l’aumentare della temperatura. Oltre a evitare i luoghi caldi, evita quelli esposti alla luce solare. L’olio deve essere infatti conservato al buio, dato che la luce può provocare l’ossidazione dell’olio. Infine, non esporlo all’aria. Anche lasciare l’olio aperto può causare l’accelerazione del processo ossidativo e di conseguenza comprometterne la qualità. Per evitare tutte queste controindicazioni, può essere dosare l’olio in piccoli contenitori da consumare poco per volta.

Ora che conosci tutto ciò che non devi fare per compromettere la qualità dell’olio d’oliva, conservalo con cura e consapevolezza. In questo modo non dovrai mai rinunciare a questo prodotto così importante!

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