Come lucidare il lavello, i metodi per risparmiare tempo e denaro

Cosa è richiesto allo scopo di diminuire al massimo la spesa di soldi e di sforzi pur di avere qualcosa di perfetto. È così che si deve fare sul come lucidare il lavello.

Un lavello in cucina
Un lavello in cucina (Pixabay)

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Come lucidare il lavello? Questa operazione andrebbe fatta ogni settimana, perché solo così riusciremo ad evitare degli accumuli di calcare che potrebbero finire con l’avere delle conseguenze negative sul funzionamento dei rubinetti. Ed anche sull’efficacia in fatto di scarico dell’acqua, che normalmente dovrebbe defluire senza lasciare alcun residuo olfattivo sgradito.

A volte invece capita anche di sentire della puzza salire dal tubo. Come anche è brutto vedere delle macchie sui rubinetti stessi, oltre che all’interno del lavabo. Questa è una cosa che può accadere pure a seguito di preparazioni in cucina un po’ più complesse, che presuppongono il dovere sciacquare alcuni ingredienti. In che modo possiamo fare su come lucidare il lavello in maniera perfetta e senza sforzo?

Ogni alone e traccia indesiderata in relazione al come lucidare il lavello potrà avvenire senza imbatterci in alcuna difficoltà. Né dal punto di vista degli ingredienti impiegati che del prezzo da affrontare per il loro acquisto. Inoltre riusciremo a fare tutto quanto senza alcuna fatica.

Come lucidare il lavello, cosa ci occorre e come fare

Il rubinetto di un lavello
Il rubinetto di un lavello (Pixabay)

Questa è la lista di quello che ci servirà:

  • aceto bianco;
  • farina;
  • bicarbonato;
  • olio di oliva;
  • limone;
  • alcol denaturato;

Ci sono diversi metodi su come lavare il lavello. Con l’aceto bianco non dovremo fare altro che versarne un po’ su di un panno morbido, possibilmente in microfibra perché non lascia graffi. Passiamo dove dobbiamo pulire e poi risciacquiamo. Vanno evitate però le superfici in pietra oppure in marmo, che potrebbero rovinarsi dal contatto con l’aceto.

Con la farina occorre avere un lavabo pulito. Poi ne basta un cucchiaio da cospargere con un tovagliolo di carta. Non facciamo in modo che finisca nel tubo di scarico, per cui rimuoviamo a mano quella rimasta dopo avere strofinato sulla superficie. E solo dopo averla rimossa, risciacquiamo.

Il bicarbonato richiede lo stesso metodo di utilizzo della farina, solo che ne va mescolato un cucchiaio con un po’ di acqua. Dovremo ricavare una sorta di pasta non densa con cui strofinare e poi fare agire per dieci minuti. L’olio di oliva va applicato sul solito panno in microfibra, per poi strofinare.

Col succo di limone serve invece un litro di acqua. E con l’alcol denaturato è sufficiente un cucchiaio. Strofiniamo e poi in tutti i casi indicati laviamo via con dell’acqua tiepida.

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