Razionamento dell’energia elettrica, da quando: “Sarà un inverno durissimo”

Nell’Unione Europea potrebbe avvenire proprio questo, con un piano preciso al vaglio della Commissione per il razionamento dell’energia elettrica. A cosa dovremo prepararci.

Un adattatore di corrente
Un adattatore di corrente (Pixabay)

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Razionamento dell’energia elettrica, questa è una idea alla quale la Commissione Europea starebbe concretamente pensando, allo scopo di contrastare la crisi energetica che attanaglia l’intera Unione. Dopo i tremendi rincari che sono in corso già dalla fine del 2021 e con la situazione che è andata peggiorando sempre di più, adesso siamo giunti al punto in cui sembra necessario intervenire con delle misure drastiche.

Ed il razionamento dell’energia elettrica non sarebbe altro che l’inizio. Già da mesi si parla di interventi per ridurre al minimo indispensabile l’impiego di gas per i riscaldamenti nel corso dell’inverno che verrà, con un inizio ed una fine per quanto riguarda le date di accensione e di spegnimento rispettivamente posticipate ed anticipate. Inoltre la temperatura interna di case ed uffici dovrà calare di uno se non due gradi.

Tutto questo allo scopo di risparmiare il più possibile e di superare con meno danni possibili la crisi energetica. Il razionamento dell’energia elettrica di certo è una cosa che non piace a nessuno. Ma Bruxelles starebbe studiando alcuni dettagli per rendere effettiva la cosa.

Razionamento dell’energia elettrica, cosa significa per l’Italia

Una moneta da due euro in un misuratore di corrente elettrica
Una moneta da due euro in un misuratore di corrente elettrica (Pixabay)

L’ipotesi è che possa essere attuato un abbassamento da 3,7 a 2,7 kWH per ogni singola unità abitativa. Cosa che renderebbe impossibile usare in maniera simultanea alcuni elettrodomestici. In particolar modo quelli che richiedono un uso di corrente più elevato. Per dire, forno e lavatrice insieme con questo scenario possibile non potranno funzionare allo stesso tempo.

Lo scopo di tutto ciò dovrebbe portare ad un risparmio sulla erogazione di energia elettrica di circa il 10% tra le ore 08:00 e le 0re 19:00. Anche se dovrebbe comportare solamente poche ore incluse in questa fascia. Tra settembre ed ottobre ci saranno diversi incontri all’interno dei quali affrontare la questione. In attesa che arrivi la stagione fredda e soprattutto in attesa che lo scenario politico ed economico internazionale possa portare a dei miglioramenti.

Intanto l’obiettivo nel breve periodo è quello di riuscire a mettere d’accordo tutti gli Stati membri e ad applicare una introduzione del prezzo massimo per il gas russo e per la corrente elettrica. Questa cosa dovrebbe riuscire ad impedire ulteriori rincari e fenomeni speculativi.

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