Pane in cassetta troppo abbrustolito: potenzialmente cancerogeno

Il pane in cassetta, tra i più consumati dagli italiani e non solo, non dovrebbe mai essere troppo abbrustolito: è potenzialmente cancerogeno.

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Toast pronto da mangiare (Pixabay)

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È sempre presente nelle nostre cucine, e in effetti, il pane in cassetta è una vera comodità. Pronto al consumo, già tagliato nelle giuste dimensioni, è morbido e gustoso, perfetto per preparare toast, tramezzini e spuntini. Tuttavia, anche questo tipo di pane non si dovrebbe far bruciare troppo, perché quando annerisce rilascia una sostanza potenzialmente cancerogena.

La sostanza si chiama acrilammide, e viene rilasciata tramite il processo di cottura sugli alimenti contenenti amido, come appunto il pane in cassetta, e così come il pane fresco, le patate o la pasta. Esistono diversi studi che testimoniano la pericolosità di questa sostanza sia sugli animali che sugli umani.

Perché non bruciare troppo il pane in cassetta prima di consumarlo

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Fette di pane (Pixabay)

L’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) ha classificato l’acrilammide come sostanza potenzialmente cancerogena per l’uomo. Per questo motivo, è importante controllare sempre la cottura del pane, così come di ogni altro cibo contenente amido. Meglio non eccedere con la bruciatura.

O ancora, meglio preferire altri tipi di preparazione, come la bollitura o la cottura a vapore, rispetto alla cottura al forno o alla frittura. Avevamo parlato di questo argomento anche in altri articoli, come in questo caso, sulla pericolosità delle patate fritte o al forno, oppure in quest’altro caso, dove si parla dell’acrilammide in generale.

Meglio non esporre mai i cibi a temperature troppo elevate, ed è anche una buona abitudine limitare il consumo di alimenti ricchi di amido, non troppo essenziali per la nostra salute. Per quanto riguarda il pane in cassetta, meglio evitare di farle abbrustolire troppo.

Basta una doratura leggera per evitare eventuali problemi. In forno a 180°, ad esempio, bisogna lasciare le singole fette di pane per un massimo di 5 minuti. Quando iniziano a diventare troppo nere diventano anche tossiche. In questo modo si evita di assorbire sostanze cancerogene.

Naturalmente, non bisogna andare nel panico, non è la singola fetta di pane che provoca il cancro, ma è l’abitudine. Va da sé che una corretta cottura, nel corso del tempo, evita imprevedibili conseguenze. Consumare regolarmente e in abbondanza pane abbrustolito, così come mangiare patatine fritte, può dare vita a problemi di salute.

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