Truffa del pellet, attenti se vi succede questo: denunciate subito

Come avviene la truffa del pellet, che viene messa in atto in maniera odiosa e che purtroppo ha già fatto più di una vittima. Cosa fare per non caderci.

Un uomo svuota un sacco di pellet
Un uomo svuota un sacco di pellet (Foto Freepik)

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Truffa del pellet, di che cosa si tratta? Le forze dell’ordine hanno ricevuto alcune denunce da parte di persone raggirate in merito all’acquisto di questo materiale da bruciare all’interno delle loro stufe. Per quella che, fino a poco tempo fa, veniva vista come una valida e più economica alternativa al riscaldamento a gas tradizionale con i termosifoni.

Purtroppo il pellet ha subito degli enormi rincari, come qualsiasi altra cosa. E c’è una forte differenza tra il prezzo di acquisto registrato un anno fa e quello di adesso. Ora bisogna spendere molto di più, addirittura affrontando dei costi triplicati. E come se non bastasse, adesso c’è da fare i conti pure con questa truffa del pellet.

La tipologia specifica che riguarda la truffa del pellet è quella che già altre volte è stato possibile riscontrare in situazioni analoghe, che riguardavano però altri ambiti. Purtroppo però ci sono persone che, sistematicamente, finiscono con il cascarci, salvo poi accorgersi di avere subito un raggiro.

Truffa del pellet, come avviene il raggiro

Pellet cosparso su di un piano
Pellet cosparso su di un piano (Foto Freepik)

Il tutto si svolge tramite i canali più utilizzati sul web per gli annunci. Ci sono portali predisposti di compravendita online, specialmente dell’usato, ed anche spazi social e pagine dedicate. Terreno fertile per i malintenzionati, che approfittano della buonafede degli utenti che frequentano questi siti.

Viene riportata la notizia che fa riferimento ad un annuncio su un noto sito di acquisti e vendite dell’usato di un bancale di pellet messo in vendita da un tale “Giuseppe” a 850 euro. Il tutto con una immagine allegata a tale annuncio. Si tratta ovviamente di una foto falsa, rubata chissà dove. E le persone interessate vengono dirottate subito su Whatsapp, dove non è possibile essere tracciati.

Già questo deve fare da campanello di allarme, ed un secondo fattore che dovrà metterci sull’attenti sarà la richiesta di effettuare il pagamento non attraverso PayPal, che è una forma di versamento assolutamente sicura per chi compie un acquisto. Né in altre forme tracciabili.

Come fare per difendersi: contrassegni, recensioni e non solo

Viene richiesto un anticipo della cifra indicata, ma una volta ricevuti i soldi, il “venditore” blocca l’acquirente e fa perdere le sue tracce.

Quali sono i modi per difendersi? Chiedere di concludere la transizione a mano, quando possibile, prendendo tutte le precauzioni del caso. Ad esempio facendosi accompagnare. E controllare prima di tutto le recensioni al venditore da parte degli altri utenti.

Chiedere inoltre sempre il contrassegno e, specialmente se si hanno dei dubbi, provare a cercare le immagini dell’oggetto in questione su motori di ricerca. Se dovessimo trovarlo, quella sarebbe la prova che è in corso una truffa.

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