Lividi viola sul corpo: potrebbero essere i segnali di una malattia rara di cui soffre Julia Roberts

Che cosa c’è alla base della comparsa di lividi viola sul corpo. C’è una causa che può avere dei risvolti anche preoccupanti, ma non sempre per fortuna. Cosa potrebbe accadere.

Un evidente livido viola su un braccio
Un evidente livido viola su un braccio (Foto Canva – Inran.it)

Lividi viola sul corpo, perché sorgono? Sarà capitato ad alcuni tra noi di ritrovarci con delle ecchimosi di piccole dimensioni di quelle che sorgono a seguito di un qualche evento di tipo traumatico. Ad esempio un urto contro un mobile od una superficie dura. Il contraccolpo subito porta al manifestarsi di questi segni sul corpo. Però a volta caputa di avere qualche segno anche in assenza di colpi subiti.

A volte la presenza di lividi viola sul corpo può essere spiegato con una vera e propria malattia. Se la cosa succede una volta ogni tanto non ci sono problemi per la salute. Se però il tutto assume una certa cronicità allora potrebbe volere dire che è in corso una patologia in corso. Il cui nome è ben specificato dalla letteratura medica. È una condizione autoimmune non diffusa.

Il nome di questa patologia è porpora trombocitopenica idiopatica (ITP) e si caratterizza per la presenza di lividi viola sul corpo di dimensioni comprese tra i 4-5 mm fino ai 10 mm ed anche più. Ci sono delle situazioni per le quali si potrebbero avere anche dei possibili rischi per la salute.

Infatti i coaguli di sangue causati dall’ammassarsi delle piastrine e che formano i lividi viola sul corpo possono spostare questi grumi in direzione di organi vitali, con la eventualità di provocare degli ictus o degli infarti.

Lividi viola sul corpo, quando possono diventare preoccupanti

Un vistoso livido viola su un braccio
Un vistoso livido viola su un braccio (Foto Canva – Inran.it 01012023)

Ed infatti si parla di porpora fulminante, che può colpire soprattutto i neonati. E poi quella definita senile, che invece riguarda i soggetti anziani.

I rischi maggiori di sviluppare la porpora trombocitopenica idiopatica (ITP) avvengono in particolar modo quando il numero di piastrine nel proprio sangue risulta essere inferiore a 150mila. In questo caso non c’è una manifestazione diretta della malattia ma abbiamo quello che può diventare molto facilmente un chiaro sintomo.

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In alcune varianti della PTI ci può essere una interferenza legata all’azione giocata dai globuli bianchi, che attaccano le piastrine quando in condizioni normali questo non dovrebbe avvenire.

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Un altro sintomo che viene connesso a questa condizione è rappresentato da un ciclo mestruale fin troppo copioso. Questo vuol dire che il fisico non riesce a gestire il deflusso di sangue.

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Ed anche in feci ed urine è possibile trovare delle tracce di sangue. Compiere dei test mirati può dare le giuste risposte, specialmente in termini di terapie e di trattamenti da seguire.

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Guarire è possibile, in alcuni casi anche senza cure ma solo attraverso dei check-up. Ad ogni modo è possibile portare avanti una esistenza normale, per tutti coloro che sono colpiti da questa malattia. Occorre però rispettare delle precauzioni doverose.

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