Tutti sentiamo lo sforzo fisico in modo diverso: la scala di Borg è fondamentale per allenarsi | Come funziona

Che cos’è la Scala di Borg, che cosa misura e a cosa serve. Vediamo come si usa quello che è ritenuto il metodo principale per misurare la fatica e non solo.

Una ragazza nel corso di un allenamento
Una ragazza nel corso di un allenamento (Foto Canva – Inran.it)

Scala di Borg, sapete di cosa si tratta? Questo è uno strumento di misurazione dello sforzo e viene preso in considerazione come criterio principale per analizzare il livello di ossigenazione e di fatica profusa durante l’attività fisica.

In questo modo possiamo capire quanto è intenso lo sforzo che stiamo affrontando. Con la Scala di Borg possiamo misurare nello specifico:

  • alta frequenza cardiaca e respiratoria;
  • sudorazione;
  • sforzo muscolare.

E la Scala di Borg è così chiamata dal nome di colui che l’ha concepita, nel corso degli anni Sessanta. Ovvero il professore Gunnar Borg. Anche alcuni importanti enti, come ad esempio l’American Heart Association, fanno uso di questo strumento per stabilire il livello di salute generale di una persona, e specialmente nei casi di trapianti di cuore.

Scala di Borg, come si calcola

Una donna beve nel corso di una pausa di un allenamento
Una donna beve nel corso di una pausa di un allenamento (Foto Canva – Inran.it)

In realtà ci sono scale diverse, che prevedono più di una variante. In ogni caso viene fuori anche un fattore importante, ovvero la connessione tra i risultati conseguiti in una prestazione atletica e la stanchezza mentale.

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Si possono ottenere performance migliori se il cervello è più riposato e reattivo. Al contrario una mente stanca fa da deficit rispetto alla buona riuscita di una prova atletica e sportiva.

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La Scala misura, nella sua versione standard, la frequenza cardiaca ed il consumo di ossigeno con valori compresi da 6 a 20. E venti indica il valore massimo di duecento battiti del cuore al minuto. Più nel dettaglio abbiamo i seguenti valori:

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  • 6 = nessuna fatica (percezione da seduti, a riposo).
  • 7-8 = esercizio ‘estremamente leggero’ (movimento facile).
  • 9-10 = esercizio ‘molto leggero’ che equivale a camminare lentamente per alcuni minuti al proprio ritmo, in un individuo sano.
  • 11-12 = esercizio ‘leggero’, che equivale ad un riscaldamento blando.
  • 13-14 = esercizio ‘un po’ pesante’: l’intensità è maggiore ma l’individuo è ancora in grado di continuare l’attività.
  • 15-16 = esercizio ‘pesante’: l’intensità è molto alta, ma è possibile proseguire il lavoro.
  • 17-18 = ‘molto difficile’: una persona sana può continuare, ma deve spingersi oltre la soglia fisica e psicologica dell’essere molto affaticata.
  • 19 = esercizio ‘estremamente pesante’: per la maggior parte delle persone, si tratta dello sforzo più difficile e faticoso che abbiano mai sperimentato.
  • 20 = massimo sforzo e intensità impossibile da mantenere.

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Le altre varianti forniscono gli stessi valori ma con indicazioni numeriche diverse. Come ad esempio nella Borg CR10 Scale o Borg Dyspnoea Scale, e nella Category Ratio 0-100 scale (CR-100). Quest’ultima porta la firma di Elisabet Borg, che è la figlia di Gunnar.

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