Patologie gravi, sole e mare aiutano a migliorare? Tutta la verità

Scopriamo se c’è una correlazione precisa tra sole e mare con alcune patologie, in certi casi anche gravi: cosa bisogna sapere?

Quando si ha una patologia, lieve o grave che sia, prima di esporsi ai raggi solari o di stare in spiaggia, è importante essere informati. I raggi UV, infatti, sono molto dannosi, e in certi casi possono addirittura peggiorare una condizione di salute. In altri casi, invece, sole e mare, presi nelle giuste dosi, possono dare dei benefici e migliorare delle condizioni croniche. Mare e sole sono amici e anche nemici, dipende tutto da come si affrontano.

Crema solare applicata sulla spalla (Canva) – Inran.it

Purtroppo, gran parte delle persone agisce inconsciamente, senza informarsi, magari sta tutto il giorno sotto al sole, per abbronzarsi il più possibile, ed ecco che riporta danni, che possono anche diventare molto gravi, nel corso del tempo. Naturalmente, anche in vacanza bisogna avere buon senso. I pericoli dell’abbronzatura sono sempre dietro l’angolo.

Mare e sole amici e nemici della nostra salute: la correlazione con alcune patologie

Famiglia prende il sole in spiaggia (Canva) – Inran.it

Ovviamente, quando si va in spiaggia, bisogna sempre proteggersi dal sole, utilizzando una buona crema solare, spalmandola in ogni punto del corpo, anche nei punti meno considerati, come naso, sotto le orecchie e sotto gli occhi, per evitare scottature che, a lungo andare, possono trasformarsi in malattie ben più gravi, come tumori alla pelle. Inoltre, è sempre meglio evitare di abbronzarsi nelle ore più calde della giornata.

In particolare, in questo periodo bollente, occorre sempre stare attenti e prevenire incidenti. Il sole, se preso nel modo giusto, è un prezioso alleato della salute, poiché è necessario per la sintesi della vitamina D. La vitamina D è importante per rafforzare ossa e sistema immunitario, inoltre i raggi solari stimolano la serotonina, il neurotrasmettitore del benessere.

Ragazza si abbronza al sole (Canva) – Inran.it

Sole e acqua di mare, inoltre, possono essere un valido aiuto per alcune condizioni, come per chi, ad esempio, soffre di alcune malattie della pelle. Il sole funziona come immunosoppressore sulla pelle, e può alleviare i sintomi di psoriasi e di dermatite atopica. I raggi UVA e UVB hanno effetti benefici per queste malattie, ma ovviamente non bisogna esagerare.

Per altre patologie, invece, come ad esempio il lupus eritematoso, il sole è dannoso, perché acutizza i sintomi della malattia. E lo stesso vale per chi soffre di vitiligine, poiché la cute non ha protezione, essendo priva di melanina, e quindi si ustiona facilmente. E ancora, bisogna sapere che anche alcuni farmaci possono interagire con il sole.

I farmaci fotosensibilizzanti, ad esempio, rendono la pelle più sensibile ai raggi UV, stessa cosa per quanto riguarda i farmaci anticoagulanti, antimicotici, cortisone, antidepressivi, antibiotici e anticoncezionali. Oltre alla crema protettiva, da scegliere in base al proprio fototipo, bisogna proteggere occhi, con un paio di occhiali da sole di qualità, e la testa, utilizzando un cappello.

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