Alla ricerca dell’immortalità, tra utopia o speranza: cosa dice la ricerca scientifica

Essere immortali è scientificamente possibile? Stanno alle dichiarazioni di alcuni scienziati, sì, ma come è possibile?

Probabilmente è il sogno di tutti, quello di essere immortali, ma non solo, perché la longevità deve essere anche immune dall’invecchiamento e dalle malattie, ma il ciclo della natura prevede un inizio e una fine. Tuttavia, alcuni scienziati ritengono sia possibile raggiungere l’immortalità, o meglio, prolungare a dismisura la vita di una persona, anche per centinaia di anni. Ma come è possibile?

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Ragazza corre in libertà (Canva) – Inran.it

In realtà, esisterebbero, almeno in teoria, delle possibilità che aprono una piccola breccia in questa visione. Ad esempio, una è di natura biologia, legata alle nostre cellule, le quali terminano il loro ciclo e smettono di rinnovarsi mano a mano che si invecchia. Tuttavia, le cellule staminali sono in continua riproduzione, e contengono una copia esatta del nostro DNA. Bisognerebbe capire come utilizzarle per non invecchiare più.

Sogni di immortalità: essere immortali è possibile, cosa dicono gli scienziati

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DNA umano (Canva) – Inran.it

Un altro modo per diventare immortali sarebbe attraverso organismi cibernetici, ossia impiantare una parte di noi in una macchina, o all’interno di una realtà virtuale. Forse, in questo, non sarebbe però come vivere da essere umani. Un’altra possibile via è rappresentata da un enzima, scoperto da alcuni ricercatori nel 2009, il quale riesce a rallentare fortemente l’invecchiamento cellulare.

Tuttavia, nel corso dello studio, gli scienziati hanno notato come questo enzima abbia degli effetti estremamente negativi sui tumori, nel senso che li acutizza, espandendoli. Infine, si potrebbe riprogrammare il circuito genetico umano, ossia il DNA, ed è questa la grande scoperta avvenuta qualche mese fa all’Università della California, attraverso lo studio del lievito Saccharomyces cerevisiae, ossia il lievito di birra.

Le cellule di lievito possiedono alcune caratteristiche molto simili a quelle umane, e potrebbero essere utili per la sostituzione delle cellule morte o degradate. Si tratterebbe, dunque, di riuscire a modificare questi circuiti genetici, riprogrammando il processo di invecchiamento grazie all’impiego di queste cellule, innescando una specie di orologio genetico di tipo sintetico.

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Panorama al tramonto (Canva) – Inran.it

Certo, forse è ancora presto per parlare di immortalità, ma lo studio sul lievito di birra potrebbe aiutare ad allungare ulteriormente la vita media della popolazione. Parlando con criterio, probabilmente l’immortalità non è cosa di questo mondo, e tutto è soggetto a deterioramento. È la legge della natura e, per quanto si possa allungare la vita media, e magari tra 50 anni si raggiungeranno tranquillamente i 100 anni di età, è impossibile sopravvivere per sempre.

Il declino fisico è inevitabile, le cellule, arrivate a un certo punto, devono morire per forza. Al massimo, possiamo cercare di rallentare l’invecchiamento mangiando bene, oppure tenendoci attivi, e ancora, rispettando alcune regole legate allo stile di vita salutare e sano.

Inoltre, non è pensabile un mondo popolato da individui immortali, dato che siamo già in sofferenza a causa della sovrappopolazione mondiale, che comporta uno spazio fisico ridotto, carenza di risorse primarie, sfruttamento eccessivo dell’ambiente e anti altri effetti negativi che stiamo vivendo e che vivremo in forma maggiore nel prossimo futuro.

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