Naproxen: un medicinale antinfiammatorio non steroideo dalle proprietà analgesiche e antipiretiche

Il Naproxen o Naprassone, in lingua taliana, è un farmaco antinfiammatorio non steroideo, appartenente alla categoria dei medicinali denominati Fans. Può essere prescritto dal medico curante per combattere principalmente disturbi come l’artrosi e l’artrite, ma è indicato anche per altri tipi di disturbi grazie alle sue proprietà analgesiche e antipiretiche.

In quest’articolo cercheremo di spiegare al meglio Naproxen in tutte le sue sfaccettature, inclusi gli eventuali effetti collaterali e le controindicazioni.

A che cosa serve Naproxen?

Il Naproxen è un medicinale che trova impiego nel trattamento del dolore e dell’infiammazione associati ad artrite reumatoide, gotta, reumatismo extra articolare, artrosi, disturbi muscolo-scheletrici di tipo infiammatorio, gestione del dolore post operatorio e altri tipi di spasmi generici, inclusi gli interventi odontoiatrici e la dismenorrea.

È possibile, inoltre, trovare in commercio numerosi farmaci da banco a base di Naprassone. Questi prodotti non necessitano di prescrizione medica e sono indicati per alleviare mal di testa, dolori muscolari e mal di denti, oppure per abbassare la febbre e contrastare il raffreddore.

Va ricordato a chi fa uso di Naproxen che questo farmaco, come tutti i Fans, opera inibendo la produzione della prostaglandine. Per chi non lo sapesse, parliamo di sostanze di natura lipidica derivanti dagli acidi grassi presenti in parecchi tessuti e dotate di complesse attività biologiche. In quantità elevata sono presenti nel liquido seminale, ma anche nel fegato, nei polmoni e nel sistema nervoso centrale.

Come si assume Naproxen e in che dosi

Come si assume Naproxen

È possibile assumere il Naproxen solo per via orale sotto forma di compresse a rilascio ritardato.

La posologia media di queste compresse negli adulti è in generale di una dose al giorno, ma può aumentare, arrivando fino a due o tre dosi giornaliere in presenza di forte artrite o gotta.

A ogni modo, sarà il medico curante a decidere nello specifico come seguire il trattamento; infatti, se dovessero esserci sindromi dolorose acute si può somministrare Naproxen anche ogni 6-8 ore.

Riguardo ai medicinali da banco a base di Naprossene, si consiglia anche in questi casi di non superare le dosi indicate sul foglio illustrativo e di assumere il farmaco solo a stomaco pieno.

Quali sono gli eventuali effetti collaterali del Naproxen

L’assunzione di questo medicinale, ma in genere di tutti quei farmaci detti Fans, comporta il rischio di problemi cardiovascolari, di ulcere ed emorragie gastrointestinali. Oltre questi effetti collaterali ritenuti gravi, sono inclusi altre possibili avversità come:

  • Gas nello stomaco
  • Costipazione
  • Diarrea
  • Sete eccessiva
  • Forti mal di testa
  • Capogiri
  • Insonnia
  • Bruciore o pizzicore agli arti
  • Acufeni
  • Prurito
  • Sonnelnza durante il giorno
  • Sintomi del raffreddore
  • Una lieve difficoltà di udito

Ulteriori disturbi collaterali in cui è consigliabile contattare quanto prima il medico curante sono:

  • Mal di gola, febbre alta, brividi e altri sintomi d’infezione
  • Problemi alla vista
  • Rush cutanei
  • Sensazione di avere la compressa incastrata in gola
  • Aumento di peso
  • Vesciche
  • Arrossamenti cutanei
  • Prurito
  • Orticaria
  • Gonfiore agli occhi, al volto, alle gambe, alla lingua, alla gola e agli arti
  • Difficoltà a respirare
  • Secchezza alle fauci
  • Stanchezza eccessiva
  • Difficoltà a deglutire
  • Dolori alla parte alta destra dell’addome
  • Nausea
  • Ittero
  • Macchie violacee sotto la pelle o lividi
  • Tachicardia improvvisa
  • Urina incolore o torbida
  • Sangue nelle urine
  • Mal di schiena
  • Perdita dell’appetito
  • Confusione

Avvertenze e controindicazioni del Naproxen

controindicazioni del Naproxen

Trattandosi di un farmaco antinfiammatorio non steroideo appartenente alla categoria dei Fans, è molto importante prestare attenzione alle avvertenze e alle sue numerose controindicazioni. Approfondiamole nei dettagli in modo tale da fare un uso del Naproxen oculato e attento, assumendolo solo quando è realmente necessario.

Innanzitutto, è bene non assumerlo subito prima o subito dopo essersi sottoposti a un intervento di bypass coronarico. Un altro dettaglio da non tralasciare è l’assunzione del Naproxen insieme ad altri antidolorifici.

Come nel caso della maggior parte dei medicinali presenti in commercio, il Naproxen può alterare la capacità di guidare e manovrare macchinari pericolosi. Inoltre l’uso di alcol in contemporanea può aumentare la sonnolenza provocata dal farmaco.

Prima di prendere questo antinfiammatorio è essenziale mettere al corrente il proprio medico curante se si è un soggetto allergico al principio attivo o ad altri Fans, a qualsiasi farmaco antidolorifico o antipiretico o a qualunque altro medicinale. Informare il medico anche quando si assumono altri medicinali, come i fitoterapici e degli integratori per esempio. Bisogna ricordare di annoverare in particolare gli ACE-inibitori che sono gli antagonisti per eccellenza del recettore dell’angiotensina II, i betabloccanti, i diuretici, il litio, gli antidiabetici, il metotressato, il probenecid, SSRI, i sulfamidici e il warfarin. Anche chi è obbligato a seguire una dieta a basso contenuto di sodio deve prestare molta attenzione al Naproxen, seguendo in questo caso i consigli del medico; utili pure a chi soffre o ha sofferto di asma in passato, soprattutto se associato a frequente naso chiuso o che cola o a polipi nasali, anemia o malattie renali o epatiche.

Come è molto frequente, in caso di gravidanza o allattamento, meglio informare chirurghi e dentisti di una terapia in corso con Naproxen.

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