Quando la sedentarietà provoca mal di schiena: come si combatte?

Mal di schiena e sedentarietà, come si combattono questi due nemici sempre più diffusi nella società odierna? Basta buona volontà e qualche esercizio

dolore lombare
Donna col mal di schiena (pixabay)

Viviamo in un modo, in una società, che tende a “farci stare fermi” e questo è un dato di fatto. Pensiamo anche semplicemente all’evoluzione del mercato lavorativo: oggi i lavori di fatica, in cui bisogna muoversi, sono la minoranza. Il più delle volte si svolge un lavoro in ufficio, stando seduti, e- con l’avvento del lockdown che anche in questo senso ha peggiorato le cose- anche da casa. Siamo costretti quando va bene a passare fino a otto ore seduti: poi alcuni si dedicano all’attività sportiva, altri non hanno tempo necessario, o vengono assorbiti dal richiamo del divano, come ulisse con le sirene.

Le problematiche di una vita sedentaria non solo sono legate a tematiche come l’aumento di peso o simili, ma colpisce la nostra salute su un livello molto più ampio. Anche il tono umorale non può che cominciare lentamente ad abbassarsi.

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Mal di schiena: come posso risolvere se faccio una vita poco attiva?

combattere il mal di schiena
Donna che fa yoga (Pixabay)

Uno dei principali problemi chi riscontra chi faccia una vita molto sedentaria sono i dolori alla schiena: questi possono essere legati alla perdita di tono dei muscoli che sostengono la schiena e dei muscoli del “core” responsabili dell’equilibrio e della postura e dolori ossei che possono portare a veri e propri disturbi medici come la cifosi e la lordosi.

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Come fare per cercare di arginare questo problema? Cercare anzi tutto di limitare la sedentarietà, agendo così alla base del problema. Alzati una volta almeno ogni ora e allungati dolcemente, stirando le mani verso l’altro, come a tendere ad un punto ideale. Ricorda che la colonna ha bisogno, agli inizi, di sollecitazioni dolci, non puoi pretendere di partire subito al massimo. Se vuoi aiutarti prova anche a metterti in punta di piedi e tornare a poggiare la pianta di seguito, con dei movimenti rapidi e veloci. Questo migliorerà il pompaggio del sangue.

Prima di iniziare e alla fine, inoltre, fai delle piccole sedute di streching. Sono posizioni consigliate quella del gatto- in quadrupedia, con il sedere poggiato sui talloni e le gambe stese davanti a te- e gli allungamenti di vario genere.

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