Artrosi, più è grave e più potrebbero esserci problemi al cuore: cosa fare

C’è uno studio condotto nel corso di anni che dimostrerebbe una connessione marcata tra la presenza di artrosi ed il manifestarsi di patologie cardiovascolari. I dettagli.

Un medico incontra un paziente
Un medico incontra un paziente (Pixabay)

L’artrosi è una delle patologie più diffuse e difficili da contrastare. Si tratta tra l’altro di una delle più gravi condizioni fisiche debilitanti da ricollegare alle problematiche di tipo reumatico e può anche condurre a delle condizioni di disabilità cronica o permanente.

Si tratta di una condizione degenerante delle articolazioni a causa del passare del tempo. Non a caso l’usura è maggiore in persone in età avanzata. C’è poi l’artrite, che è una infiammazione delle stesse per quanto possa essere cronica.

Per colpa dell’artrosi, specialmente chi e è colpito in maniera acuta avverte molto dolore e può vedere preclusa la propria possibilità di potere utilizzare le articolazioni come si deve. Tra le parti del corpo più colpite da questa bruttissima condizione ci sono le ginocchia e le anche.

Artrosi, il collegamento con patologie cardiovascolari

Radiografia all'osso
Radiografia all’osso (Pixabay)

Ma uno studio recente condotto da accademici svedesi della Università di Lund presenta anche una importante scoperta. Questa fa pensare che l’artrosi sia potenzialmente connessa ad un’altra grave situazione fisica.

In base a quanto si evince da questo studio, che ha trovato pubblicazione sulla rivista specializzata di settore “Osteoarthritis and Cartilage”, individui affetti da artrosi potrebbero mostrare anche una maggiore predisposizione riguardo al sorgere di problemi di natura cardiaca.

Questa ipotesi è emersa a seguito di alcune osservazioni compiute su diversi individui di età compresa fra i 45 e gli 84 anni. Che rappresentano anche il range in cui problematiche legate al cuore si manifestano con maggiore frequenza.

Le analisi empiriche in questione risalgono al 2003 e molte tra le persone coinvolte avevano avuto dei problemi di artrosi riscontrati nei cinque anni precedenti. Dei 469.177 individui coinvolti, in 34.699 presentavano in effetti problemi reumatici di vario tipo.

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Ci sarebbe una maggiore probabilità di decesso

Intervento chirurgico
Intervento chirurgico (Pixabay)

Sottoposti a nuove osservazioni nel 2014, anche i casi di decesso hanno destato l’interesse dei ricercatori. Si è evinto che il rischio di decesso per cause cardiovascolari risultava aumentato per coloro affetti da problemi soprattutto all’anca ed al ginocchio.

Il filrouge che unirebbe artrosi e problemi al cuore sarebbe legato, a quanto pare, da una predisposizione al sovrappeso ed all’obesità, con tutte le altre complicazioni del caso che pesano sul tessuto cardiaco. Dimagrire quindi sarebbe un modo per fare calare questi rischi.

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L’artrosi si riconosce alquanto facilmente, con la comparsa di dolori di intensità e di frequenza sempre maggiori. Lo stile di vita e le abitudini hanno il loro peso e di solito i primi problemi cominciano dopo avere compiuto i 50 anni.

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Non esiste una cura ma solo dei percorsi terapeutici lenitivi del dolore. Al massimo possono essere prescritti degli antinfiammatori e simili. Ma anche una attività fisica mirata. Poi nelle situazioni più gravi è da prendere in considerazione l’intervento chirurgico.

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