C’è un ulteriore passaggio che porta il nostro Paese nell’era del nuovissimo 5G. Con una conseguenza di rilievo e che interesserà in molti.
Il 5G si sta affermando sempre di più in Italia e nel corso degli ultimi mesi i gestori telefonici si sono impegnati per perfezionare l’installazione degli apparati tecnologici predisposti. Lo Stato ha riservato proprio a Tim, Vodafone e ad altri operatori le frequenze in precedenza occupate dal segnale tv.
Da qui è nata anche l’esigenza di procedere con il cosiddetto switch off del digitale terrestre. Ma l’affermazione del 5G – ed il consolidamento dell’ancora maggiormente diffuso 4G ad oggi – comporta un sacrificio necessario che i principali operatori hanno deciso di intraprendere.
Mantenere accesi costantemente per i prossimi anni il 4G ed il 5G porta all’inevitabile sacrificio della vecchia rete del 3G. Attualmente ci sono ancora dei dispositivi che funzionano con tale standard ma che presto non potranno più usufruire di una connessione mobile alla quale appoggiarsi.
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5G, pure Fastweb spegne il vecchio 3G: cosa succede
Anche Fastweb ha fatto sapere che abbandonerà il 3G in favore dell’affermazione del 4G e del 5G. Le conseguenze sulla categoria di utenti interessati sanno ovvie. Chi non ha un telefono cellulare in grado di agganciare almeno il segnale dovrà provvedere in relazione alla propria situazione.
C’è tutta una serie di operatori le cui reti si appoggiano su quella Tim. Si tratta di:
- CoopVoce;
- Fastweb;
- Kena;
- Tiscali;
- Vianova Mobile;
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Si renderà necessario procedere anzitutto con una modifica del proprio piano tariffario. In realtà anche con vecchi smartphone potrebbe essere possibile agganciare il 4G, ma sembra probabile che ci saranno dei rallentamenti importanti in ogni caso.
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La soluzione migliore sarebbe quella di dotarsi di un nuovo telefonino e, nel caso, di verificare anche la efficacia dettata da quello che è il proprio piano di riferimento. In questo modo si avrà accesso a tutta una serie di nuove possibilità messe a disposizione dal nuovo apparato di segnale, che è destinato a diventare lo standard nei prossimi anni.
