Bonus lavoratori autonomi 2022, rimborsi per l’acquisto di pc e software

C’è una serie di bonus per i lavoratori autonomi 2022 grazie ai quali potere avere accesso a tutta una serie di ritorni per le spese compiute.

Una donna nel corso del suo lavoro
Una donna nel corso del suo lavoro (Pixabay)

Bonus lavoratori autonomi 2022, ci sono alcune agevolazioni previste per chi non è dipendente e necessita di dovere aggiornare la propria dotazione di accessori hardware, necessari per potere lavorare. Tanto per fare un esempio, sono gli ordini professionali di varia natura, e le diverse casse previdenziali, a fornire delle vantaggiose possibilità.

I bonus per lavoratori autonomi nel 2022 riguardano fondi per potere rifondere i professionisti titolari di partita Iva che abbiano acquistato un computer, una stampante, effettuato un abbonamento ad un servizio cloud e simili. In particolare le categorie di coloro che sono interessati da questa misura sono le seguenti:

  • commercialisti;
  • consulenti lavoro;
  • notai;
  • avvocati;
  • architetti;
  • ingegneri;

Tra i requisiti richiesti è richiesto il rientrare su redditi parametrati su quella che è la situazione che fa riferimento al proprio nucleo familiare. Se il professionista in questione risulterà compatibile, verrà erogato un rimborso pari alla metà della spesa sostenuta per comprare nuovo hardware e/o software necessario.

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Bonus lavoratori autonomi 2022, come potere usufruire delle agevolazioni del caso

Uno studio pieno di libri
Uno studio pieno di libri (Foto ANSA)

Spesa che deve fare per forza di cose riferimento al 2021 e che non deve avere superato i 5mila euro. Queste agevolazioni sono concepite anche e soprattutto per quelle situazioni in cui ci sono delle figure professionali che hanno aperto di recente un loro nuovo studio. E che hanno dovuto dotarsi di tutto ciò che serve per potere operare.

Per esempio, nel caso di un notaio, si ha un finanziamento agevolato con rimborso ad interessi passivi per un tetto massimo di spesa pari a 60mila euro, come previsto dalla Cassa del Notariato. Mentre gli avvocati possono fare ricorso ad 1,6 milioni di euro messi a disposizione dalla Cassa forense, a prescindere da età e reddito di chi avanza richiesta.

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Per istituire comunque dei necessari filtri di accesso, possono utilizzare queste misure solamente quei professionisti che non abbiano già usufruito di questo aiuto nel corso degli ultimi tre anni. Il rimborso minimo previsto è pari a 300 euro e quello massimo è di 1500 euro, per spese di avvocati sostenute tra il 1° gennaio del 2021 ed il 15 marzo del 2022.

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Infine ci sono delle misure di sostegno non da poco delle quali possono beneficiare gli ingegneri e gli architetti che abbiano implementato la professionalità dei rispettivi studi, in base ad alcuni paletti. Tra questi la presenza di figli che non abbiano ancora compiuto i 16 anni di età e prestiti di onore per professionisti con meno di 35 anni.

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