Aria condizionata in auto, fa male così: gli errori che facciamo tutti

Perché l’aria condizionata in auto od in un altro veicolo può avere delle conseguenze da non sottovalutare sulla nostra salute. Quali sono gli sbagli compiuti più di frequente.

Il cruscotto di un'automobile
Il cruscotto di un’automobile (Pixabay)

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Aria condizionata in auto, è risaputo che non bisogna abusarne perché le conseguenze sono tutte negative. Oltre ad un accresciuto consumo di carburante – infatti questo accessorio brucia più benzina o diesel quando in funzione – si ha anche un aumento delle emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera.

Inoltre l’uso improprio dell’aria condizionata in auto può anche dare adito facilmente ad un malanno improvviso, come un raffreddore od un mal di gola fuori stagione. Colpa dello sbalzo termico tra la bassa temperatura che si viene a creare all’interno dell’abitacolo e dell’impatto improvviso con il caldo all’esterno.

C’è anche un articolo ben preciso del Codice della Strada, il 157, che vieta di tenere accesa l’aria condizionata in auto con il veicolo fermo a motore acceso. Le sanzioni possono andare da 223 a 444 euro. E c’è pure un altro fattore che è legato all’impiego dell’aria condizionata all’interno di un veicolo (non necessariamente solo l’automobile).

Aria condizionata in auto, perché può fare male

Le bocchette del climatizzatore di un'auto
Le bocchette del climatizzatore di un’auto (Pixabay)

Quando partiamo e quando il nostro mezzo magari è rimasto esposto alla luce diretta del Sole, è chiaro che la temperatura percepita dentro alla macchina sarà molto elevata. Il modo migliore per fare si che tutto questo passi è accendere subito l’aria condizionata al massimo e tenere i finestrini aperti. In questo modo infatti faremo disperdere l’aria calda che si genera all’inizio e che è data principalmente dal surriscaldamento del veicolo lasciato al sole.

Già dopo pochi minuti sentiremo infine il climatizzatore cominciare a fare il proprio dovere. Nel frattempo la temperatura interna avrà già iniziato ad abbassarsi grazie al ricambio di aria. A quel punto chiudiamo pure i finestrini e lasciamo che il fresco raggiunga l’intero abitacolo.

Ma quando siamo in prossimità di raggiungere la nostra metà abbassiamo l’aria fredda al minimo. Questo contribuirà a ridurre il più possibile lo shock termico una volta che usciremo fuori. Un altro errore da evitare è direzionare le bocchette in direzione degli occhi.

Oltre ad aumentare la eventualità di prendersi un malanno, la cosa favorisce anche congiuntivite ed esposizione a particelle estranee e polvere. Infine, utilizziamo con grande parsimonia il riciclo, perché reiterare il tutto può portare ad un aumento di CO2 immessa direttamente nell’abitacolo. Cosa che sarebbe molto pericolosa.

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