Perché non stiamo più trovando l’acqua minerale al supermercato

Quali sono i motivi che stanno causando una netta riduzione della produzione di acqua minerale. La situazione è molto critica.

Diverse confezioni di acqua in un magazzino
Diverse confezioni di acqua in un magazzino (Foto Twitter)

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Acqua minerale, da alcune settimane è diventato più difficile trovarla all’interno dei supermercati e dei negozi di alimentari. E c’è una precisa causa alla base di ciò. Non bastassero i problemi alla produzione legati all’aumento delle bollette di luce e gas, ora è sorto un altro grosso problema.

Un problema che in realtà i produttori di acqua minerale sostengono aleggi ormai già da qualche anno. Ma adesso questa criticità si è ulteriormente acuita, fino al punto da portare alla interruzione della produzione di acqua minerale. Con tutti i problemi che la cosa comporta.

Perché sono in tante le persone abituate a bere solo acqua minerale. E quanto sta succedendo adesso e che sta minando la produzione di questo particolare prodotto, con tutta probabilità si protrarrà per diversi altri mesi a venire. Per quale motivo la produzione è ai minimi storici?

Acqua minerale, perché tutte le marche sono in difficoltà

Uno stabilimento che produce acqua confezionata
Uno stabilimento che produce acqua confezionata (Foto Twitter)

Perché manca la CO2 necessaria per dare vita alle bollicine. Senza anidride carbonica non è possibile procedere con la realizzazione di quella che è l’acqua gassata. Il primo marchio dal peso specifico notevole ad avere ammesso di stare vivendo le problematiche in questione è stato quello di Acqua Sant’Anna. L’azienda piemontese ha fatto sapere di non potere procedere con la realizzazione di acqua frizzane.

A quanto pare la fornitura di anidride carbonica è diventata molto discontinua e questa cosa porta le aziende preposte a non potere garantire la stessa percentuale di produzione quotidiana di acqua con bollicine. Con tutte le difficoltà in quella che è poi la distribuzione logistica.

Ora una grossa conseguenza rischia di essere l’aumento dei prezzi. E chi produce la CO2 preferisce destinare la stessa principalmente ai soggetti del comparto sanitario. Ci sono poi anche altri settori, come ad esempio quello dell’industria metallurgica. Per quanto l’acqua frizzante sia molto apprezzata in Italia, che è uno dei primi Paesi a mondo per realizzazione e consumo della stessa, ora siamo giunti a questo punto.

Ed a rischiare sono anche altri tipi di bevande gassate. Il momento è molto difficile e non sembra di immediata risoluzione, come affermato da alcuni produttori stessi.

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