Tumore ai polmoni: l’esame che fa la differenza per affrontare la malattia

Il tumore ai polmoni è uno dei più diffusi tra la popolazione di tutto il mondo, una recente scoperta ha dedotto che un esame specifico potrebbe fare la differenza. Ecco quale.

esame ai polmoni
RX polmoni (Pexels)

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Il tumore ai polmoni è uno dei più diffusi in tutto il mondo ed è anche il più letale per quanto riguarda la penisola italiana, solo nel 2020 sono stati riscontrati 41mila nuovi casi. Anche se è il più diffuso, è anche il tumore più facile da prevenire, difatti basterebbe non fare uso di fumo di sigaretta vito che più dell’80% dei casi è causato dal tabacco. Purtroppo questo tumore non viene individuato subito e la diagnosi è, spesso, tardiva.

La ricerca scientifica in questi ultimi anni ha fatto passi da gigante e ha permesso di capire che ogni mutazione genetica e del DNA, rende ogni tumore unico. Negli ultimi anni sono stati scoperti biomarcatori molecolari specifici che hanno portato a cambiare l’approccio terapeutico di questa mortale malattia. Grazie a questo cambiamento infatti, l’approccio è più mirato e personalizzato, avendo maggiore efficacia e minori effetti collaterali.

Conoscere le mutazioni genetiche: l’esame per il tumore ai polmoni

respirare
Respirare (Unspalsh)

L’esame che potrebbe cambiare la vita a chi soffre di tumore ai polmoni è quello che indaga se e quali alterazioni genetiche sono presenti all’interno del tumore. Anche eventuali mutazioni del DNA possono fare la differenza in questo caso. Questo esame è utile perché in base al tipo di mutazione si sceglie la terapia più adatta al paziente. Molti esami non vengono effettuati perché non coperti dalle spese sanitarie, a fronte di questa problematica, nasce la campagna di Amgen Italia, “L’esame più importante della tua vita”, che ha lo scopo di sensibilizzare i pazienti oncologici sull’importanza del profilo genetico.

La campagna informa i pazienti sull’importanza della genetica e di come essa giochi un ruolo fondamentale sul tumore ai polmoni. Più la diagnosi è precisa e più si hanno cure mirate ad eliminare il problema. Un esempio riguarda proprio la mutazione KRAS, la quale in Italia conta ogni anno circa 4.000 casi e fino ad ora è stata affrontata con approccio standard. Grazie alle nuove ricerche in campo genetico, è stato possibile ideare in farmaco specifico per questo tipo di mutazione. Di certo la ricerca è ancora tanta da fare, ma è sicuramente la strada giusta.

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