Mercurio: quando puoi entrare in contatto con questa pericolosa sostanza

Il mercurio è una sostanza tossica che può nuocere alla salute dell’uomo ma anche del pianeta, e per evitare di entrarci in contatto ti può essere utile sapere quali sono le principali fonti di esposizione.

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Termometro al mercurio rotto (Pinterest – renovablesverdes.com)

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Contenuto in natura all’interno di vulcani, rocce e altri minerali, il mercurio non presenta un rischio in questi casi; il problema si presenta quando questa sostanza chimica entra in contatto con l’uomo, dato che gli effetti possono essere gravi e arrivare addirittura a malattie cardiache oppure a problemi al cervello.

Inserito infatti nella “top 10” delle sostanze più pericolose in assoluto da parte dell’OMS, il mercurio è un metallo pesante da cui è necessario prendere le giuste distanze.

Ma questo potrebbe essere difficile se non si conoscono le fonti di esposizioni che potrebbero metterci in contatto con questo metallo. Per questo motivo è importante vederle insieme.

Attenzione, potresti entrare in contatto con il mercurio nei seguenti casi

 

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Tonno (Pinterest – ilfattoalimentare.it)

Apparentemente impercettibile, il mercurio lo ritroviamo molto spesso nella nostra vita quotidiana. I processi industriali, ad esempio, ne favoriscono la fuoriuscita, portando irrimediabilmente all’inquinamento del pianeta. Oggi infatti lo ritroviamo negli oceani e nell’atmosfera, così come all’interno di alcuni alimenti.

Ma vediamo nello specifico quali sono le principali fonti di esposizione a cui dobbiamo fare attenzione. Come anticipato, alcune attività dell’uomo possono rilasciare tale sostanza nell’acqua e nell’aria. Pensiamo ad esempio agli inceneritori oppure agli stabilimenti produttivi o ancora alla combustione di legno o carbone. L’ambiente è dunque la prima fonte a cui siamo esposti e grazie alla quale potremmo entrare in contatto con questa sostanza.

Tale condizione porta a un’ulteriore conseguenza, ossia alla presenza di mercurio all’interno di alcuni alimenti. E qui veniamo al secondo rischio di esposizione. Nello specifico, alcuni animali marini quali i molluschi, il pesce e i crostacei possono ingerire involontariamente il mercurio, il quale si va dunque a depositare e ad accumularsi all’interno del loro organismo.

E a sua volta i pesci più grandi come il pesce spada e il tonno ne acquisiscono una quantità maggiore proprio perché si nutrono dei pesci più piccoli che hanno già ingerito il metallo. Ecco perché molto spesso si sente parlare di mercurio nel tonno ed è proprio per questo che dovresti limitarti a un massimo di 2 o 3 porzioni di pesce alla settimana, variandone le specie.

Altro aspetto da considerare è se si rompe l’amalgama dentale, che contiene, per l’appunto, mercurio. Tale condizione può causare il contatto con la sostanza, non solo da parte del paziente ma anche di tutto il personale dello studio. Anche la rottura accidentale di oggetti in vetro o in metallo può causare questo rischio. Tra gli oggetti che lo contengono vi è in primis il termometro al mercurio, che ne determina un’esposizione maggiore. Infine, l’ultima fonte di contatto può essere rappresentata da prodotti disinfettanti (il mercuriocromo sopra tutti) o medicinali.

Ora che sai tutti i modi attraverso i quali potresti entrare in contatto con questa sostanza tossica, cerca di fare attenzione ed evita tutte le possibili fonti di esposizione.

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