Pagamento POS, potrebbe succedere questo quando pagherai: attento

Lo strumento di pagamento POS con l’apposito accessorio è diventato un obbligo. Nessun esercente potrà mai dire di no nel caso in cui volessimo pagare con carta. Ma c’è una legittima eccezione.

Uno strumento per operazioni POS
Uno strumento per operazioni POS (Pixabay)

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Pagamento POS, dal 30 giugno 2022 vige l’obbligo per tutti gli esercenti di accettare anche i pagamenti con carta. Ciò nonostante alcuni di loro ancora si mostrano riluttanti a rispettare la legge. Ma in caso di necessità del cliente sono tenuti a rispettare la norma in questione, che si propone di abbattere l’evasione fiscale e le omesse dichiarazioni di guadagno.

Il pagamento POS comporta per i negozianti il versamento di una percentuale su ogni operazione compiuta. Questo è il motivo per il quale specialmente baristi e tabaccai alla loro cassa sono soliti inventarsi scuse su scuse pur di fare in modo che la transizione venga compiuta in contanti anziché con carta di credito o di debito.

A dirla tutta, l’obbligo in questione in merito al pagamento POS vigeva già dal 2014, mentre a mancare erano delle sanzioni in grado di fare da deterrente per permettere a questo strumento di versamento di imporsi in maniera ulteriore. Tanti sono i vantaggi della moneta elettronica, tra immediatezza, maggiore igiene (non dobbiamo toccare banconote e monete passate di mano a chissà quante altre persone, n.d.r.) e precisione.

Pagamento POS, attento se succede questa cosa con un negoziante

Una persona porge una carta di credito per un pagamento
Una persona porge una carta di credito per un pagamento (Pixabay)

Le multe per gli esercenti che impongono ai propri clienti di pagare esclusivamente con denaro contante ammontano a 30 euro di base più il 4% per ogni operazione negata; un 4% da scalare sul valore del pagamento in questione.

La cosa però può non comportare alcun antipatico risvolto se l’esercente riesce a dimostrare di non potere utilizzare il POS. In casi come questo c’è buonafede e quindi non sussiste alcuna sanzione da dovere applicare.

Ma in tutti gli altri casi, se dovessimo avere la sensazione che colui o colei che ci accingiamo a pagare ci stia mentendo e magari ci neghi di compiere l’operazione anche con fare insolente (è capitato a molti, n.d.r.), allora saremo nel pieno diritto di informare le forze dell’ordine – in particolar modo la Guardia di Finanza – per fare in modo che le stesse compiano le dovute verifiche.

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