Prevenire ictus e malattie cardiache: l’attività quotidiana essenziale

Ictus e le malattie cardiache sono molto pericolose per la salute in quanto colpiscono due elementi essenziali del corpo, una semplice abitudine può aiutare a prevenire le patologie.

prevenire malattie abitudine
Malessere (Pexels)

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Secondo le ultime indagini dei Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie, le patologie cardiache sono il principale killer di persone negli Stati Uniti, indipendentemente da genere, razza ed etnia. Ogni 34 secondi muore una persona a causa di una malattia cardiaca e ogni 40 secondi una persona viene colpita da un ictus. Sebbene i principali fattori di rischio delle malattie cardiache siano l’ipertensione, il colesterolo alto e il fumo, sono determinanti anche il poco esercizio fisico, il troppo alcol, uno stile di vita sedentario e una dieta poco sana.

È possibile ridurre il rischio di malattie cardiache e dell’ictus può essere utile gestire glicemia, la pressione, il colesterolo, mantenersi fisicamente attivi, seguire una dieta sana e gestire il proprio peso. I ricercatori della Società Europea di Cardiologia (ESC) hanno scoperto un’altra attività da svolgere ogni giorno per prevenire queste patologie mortali: un sonno ottimale può contribuire a proteggere da problemi cardiovascolari.

L’attività quotidiana che aiuta a prevenire ictus e malattie cardiache

dormire benefici
Dormire (Unsplash)

I ricercatori hanno elaborato un punteggio per il sonno basato su cinque fattori:

  1. dormire da 7 a 8 ore per notte
  2. frequenza dell’insonnia
  3. frequenza dell’affaticamento diurno
  4. apnea notturna
  5. essere una persona mattiniera.

I partecipanti hanno ottenuto un punto per ogni fattore per determinare il loro punteggio di sonno. Per esempio, i partecipanti sono stati considerati dormitori ottimali se dormivano spesso dalle 7 alle 8 ore e si alzavano presto, ma non soffrivano di insonnia frequente, sonnolenza diurna o apnea del sonno.

Lo studio ha misurato il punteggio del sonno di circa 7.000 partecipanti di età compresa tra i 50 e i 75 anni, scoprendo che solo una piccola percentuale di loro aveva un punteggio di sonno ottimale. Ogni due anni, i partecipanti tornavano per un follow-up in cui hanno riferivano la loro qualità del sonno e le loro condizioni di salute. Durante i 10 anni di studio successivi, 274 partecipanti hanno sviluppato una malattia cardiaca o hanno subito un ictus.

Dopo aver controllato altre variabili, come l’età, il genere, l’uso di alcol o il peso, i ricercatori hanno concluso che il rischio di malattie cardiache e ictus diminuiva del 22% per ogni punto di aumento del punteggio del sonno. In sostanza, chi dorme in modo ottimale ha un rischio di malattie cardiache e ictus inferiore del 75%. La qualità del sonno nel quotidiano è un elemento essenziale, e più di dorme meglio e più la qualità della vita migliora. E questo studio ne è stata la prova.

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