Il calcare nella caldaia può fare parecchi danni: come prevenire e sistemare questa situazione

Il calcare accumulato nella caldaia può dare origine a diversi problemi, come prevenire il danno e proteggere l’apparecchio?

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Controllo della caldaia (Canva) – Inran.it

Una normale caldaia può andare incontro a diversi problemi, di varia origine. Uno dei problemi più frequenti è l’accumulo di calcare all’interno dell’apparecchio, il quale dà origine a diversi danni. Un problema non da poco, che bisogna prevenire per impedire che alla caldaia di bloccarsi o di rompersi. Vediamo come sistemare la situazione.

Il nemico invisibile da sfidare, in questo caso, è il calcare concentrato nella caldaia. Per prevenire eventuali guasti all’apparecchio, occorre intervenire eliminando le incrostazioni. Ma come fare? L’acqua contenuta nella caldaia è uno dei maggiori veicoli di calcare, e rischia di danneggiare i componenti del macchinario, specie le tubature. Cosa fare?

Come prevenire che si accumuli calcare nella caldaia ed evitare danni

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Una caldaia casalinga (Canva) – Inran.it

Il calcare si forma a causa della circolazione dell’acqua nelle tubature e nelle componenti della caldaia. Quando l’acqua risulta troppo dura origina il calcare, poiché presenta elevate quantità di sali di calcio e di magnesio. Quando l’acqua arriva a una temperatura di 50 gradi, cioè la stessa che serve per rendere caldi i termosifoni e per riscaldare l’acqua domestica, avvia una reazione chimica.

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A causa di questa reazione chimica si originano le incrostazioni, che sono corrosive e che rischiano di bloccare il funzionamento del macchinario, ostacolando poi il transito dell’acqua stessa. Il calcare che si deposita nella caldaia rischia di danneggiare il serbatoio oppure il bollitore, e infatti queste sono le parti della caldaia che si rompono più facilmente. Per prevenire l’accumulo di calcare e mantenere la caldaia in buono stato, occorre trovare delle soluzioni al problema.

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Ad esempio, in commercio esistono i dosatori di polifosfati, ideali per le caldaie. Questi rilasciano i polifosfati, che contrastano il calcare e proteggono le tubature e le valvole. Tuttavia, anche se si installano questi dosatori, molto utili ed efficienti, è importante non superare i 50 gradi di temperatura dell’acqua. Altrimenti, esistono i filtri anticalcare, sono magnetici e capaci di trattenere impurità, metalli e sabbia, impendendo l’accumulo di calcare.

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Questi, inoltre, non hanno problemi con le alte temperature. Una soluzione perfetta per prevenire il problema. Ma se il problema è già in atto? A questo punto, occorre effettuare un lavaggio chimico. Si iniettano nelle tubature dell’apparecchio alcune sostanze chimiche, le quali andranno a sciogliere il calcare e tutte le impurità accumulate.

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Il lavaggio chimico si effettua solo in casi estremi e da parte di personale esperto. Un’altra soluzione, invece, è rappresentata dall’addolcitore dell’acqua. È un macchinario che rende l’acqua meno dura. Si tratta di un recipiente rivestito con resine particolari, attraverso il quale passa l’acqua prima di arrivare alla caldaia. Ottimo da installare per evitare ogni tipo di problema.

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